RAKITIN, Nikolaj Vasilev
Poeta bulgaro, nato nel 1885 a Lădžene, morto tragicamente sulla linea ferroviaria Sofia-Svoge nel 1934. Poeta mite e bonario, lontano dai turbini delle passioni, cantore della natura, profondamente e liricamente sentita, della patria bella e sventurata, del lavoro fecondo, della pace serena, della bontà, della solitudine, dell'idioma nativo, dell'amore, del sentimento. Fra le tante sue raccolte primeggiano: Razmirni godini (Anni turbinosi, 1919), Ot stranata na bĕlitĕ lilii (Dal paese dei gigli bianchi), Rodnoto selo (Il villaggio nativo, 1922), V tišinata na dalečnija grad (Nella quiete della città lontana, 1923), Cvetija ot moitĕ gradini (Fiori dei miei giardini, 1925), Slăncěvi ljulki (Culle di sole, 1926), Černomorsko lĕto (Estate sul Mar Nero, 1930), Kapjat listata (Gocciolano le foglie, 1933).
Bibl.: E. Damiani, Un giubileo letterario a Plevna: N. V. R., in Europa orientale, XIV (1934).