Uomo politico russo (n. 1761 - m. 1836); segnalatosi durante le guerre contro la Svezia (1788-89) e la Polonia (1792-95), abbandonò l'esercito per dedicarsi, all'estero, a studî di matematica e medicina; dal 1801 ebbe parte importante nella politica di riforme dello zar Alessandro I, del quale fu ascoltato consigliere fino al 1804 quando, per un contrasto col sovrano, ebbe limitate le sue mansioni agli affari diplomatici; infine (1815-31), dirigente del comitato per gli affari scolastici in Polonia, si alienò l'animo della popolazione per aver represso con la forza alcune rivolte studentesche.