NOVOSIL′CEV, Nikolaj Nikolaevič
Uomo di stato russo, nato nel 1761, morto nel 1836. Nel 1783 capitano dell'esercito russo, prese parte alla guerra contro la Svezia (1788-89) ed essendosi distinto in battaglia fu presentato alla famiglia dello zarevič Paolo Petrovič. Durante la guerra con la Polonia (1792-95), si dimostrò bravo ufficiale, e, avendo preso parte a trattative, anche fine diplomatico e amministratore. Congedatosi dal servizio militare nel 1796, partì per l'estero, ove coltivò gli studî e frequentò le lezioni di scienze fisico-matematiche e mediche nelle università inglesi. Quando Alessandro I salì sul trono, lo chiamò subito a Pietroburgo. Quivi il N. fu nominato ciambellano dell'imperatore, addetto alla sua persona, e presto divenne uno dei più attivi membri del circolo formatosi attorno al giovane sovrano, che aveva in mente una serie di riforme statali. Al N. fu affidata prima la revisione dei progetti riguardanti varie parti dell'amministrazione pubblica, poi, nel 1802, la direzione degli affari del S. Sinodo. Appartengono a lui molti progetti di legge, fra cui quello, attuato, della creazione dei ministeri. Nel 1803-4 N. era provveditore scolastico del circondario di Pietroburgo, presidente dell'Accademia delle scienze, sottosegretario di stato nel Ministero di giustizia, allora creato, e membro della commissione delle leggi. Ma, venuto nel 1804 in dissenso con Alessandro I, il N. ebbe limitate le sue mansioni agli affari diplomatici. Nel 1809 partì per l'estero, ma presto fu richiamato in Russia e nel 1815 nominato membro del consiglio amministrativo del regno polacco, rimanendo dopo il 1821 addetto alla direzione del comitato per gli affari scolastici in Varsavia. Coi suoi modi ingiusti e a volte anche crudeli verso la studentesca polacca, egli suscitò l'odio della popolazione polacca contro il governo russo. Durante la rivolta del 1831, si trasferì a Pietroburgo, fu nominato membro del Consiglio di stato e più tardi (1832) presidente di questo consiglio e anche presidente del comitato dei ministri. Nel 1833 gli fu conferito il titolo di conte.
I documenti riguardanti il N. bruciarono quasi interamente durante la rivolta polacca. Se ne salvarono solo alcuni riguardanti l'annessione della Lituania alla Polonia (pubblicati nella rivista Russkaja Starina, 1882) e il ben noto progetto della costituzione russa del 1820, per il quale v. G. V. Vernadskii, Gosudarstvennaja ustavnaja gramota Rossijskoj Imperii (Costituzione dell'Impero russo), Praga 1925.