LJAŠKO, Nikolaj Nikolaevič
Scrittore russo, nato a Lebedin nel governatorato di Char′kov il 19 novembre 1884, morto a Mosca il 26 agosto 1953; tipico rappresentante dei cosiddetti scrittori proletarî. Operaio, fu più volte arrestato per attività rivoluzionaria. Iniziò a scrivere nel 1902, e nel 1904 a pubblicare i suoi racconti in giornali e riviste. La maggior parte delle sue opere, in cui si nota un'ispirazione lirico-umanitaria derivante da V. M. Garšin e V. G. Korolenko, è stata pubblicata dopo la rivoluzione.
Le principali raccolte di suoi racconti sono: Železnaja tišina ("Silenzio ferreo", 1919-22), Rasskaz o kandalach ("La storia dei ceppi", 1920), V razlom ("Fatto a pezzi", 1924), Kamen′ u morja ("La pietra vicino al mare", 1939), Russkie noči "Notti russe", 1943), ecc. La sua opera più importante è però il romanzo Sladkaja katorga ("Il dolce ergastolo", 1934-36), ampio quadro della lotta rivoluzionaria degli operai all'inizio del 19° secolo. Interessante è anche il racconto autobiografico Nikola iz Lebedina ("Nicola di Lebedin", 1951). Ediz.: Sobranie sočinenij, 6 voll., Mosca 1930-31; Izbrannoe, Mosca 1950; Nikola iz Lebedina. Povest′ i rasskazy, Mosca 1951.
Bibl.: S. V. Šuvalov, N. N. Ljaško, in Belletristy sovremmenniki, Mosca 1929 (con bibl.); M. Serebrjanškij, Tvorčetstvo N. Ljaško, Mosca 1931.