Poeta russo (L´gov 1889 - Mosca 1963). Futurista prima della rivoluzione (Nočnaja flejta "Flauto notturno", 1914), subì poi l'influenza di V. V. Chlebnikov e di V. V. Majakovskij. Dopo il 1917 affrontò temi ispirati alla nuova realtà sovietica (Stal ´noj solovej "L'usignolo d'acciaio", 1921; Sovet vetrov "Il soviet dei vènti", 1923; Dvadcat´ šest´ "I ventisei", 1925; Russkaja skazka "Una fiaba russa", 1926; Vysokogornye stichi "Versi di alta montagna", 1938; Majakovskij nac̆inaetsja "Comincia M.". 1940; ecc.). Dai temi patriottici svolti durante la seconda guerra mondiale (B poslednij čas "L'ultima ora", 1943; Ural "Urali", 1944; Plamja pobedy "La fiamma della vittoria", 1942-43, ma pubbl. 1946; ecc.) era passato nel dopoguerra a motivi lirico-filosofici (Razdum´ja "Meditazioni", 1955; Lad "L'accordo", 1961).