PRŽEVAL′SKIJ, Nikolaj Michajlovič
Generale ed esploratore russo, nato di nobile famiglia a Kimbory nel governatorato di Smolensk il 12 aprile 1839, morto il 1° novembre 1888. Datosi alla carriera militare e dedicatosi soprattutto agli studî delle scienze naturali, poté, come capitano, nel 1867, visitare la Siberia orientale e in particolare nel 1869 esplorare il territorio ancora poco noto dell'Ussuri, poi nel 1870 iniziare, benché con scarsi mezzi, per incarico della Società geografica di Pietroburgo, un lungo viaggio in terre della Cina e della Mongolia, che nessuno scienziato aveva più visitato dal sec. XVIII in poi. Addentratosi da Kalgan a ponente lungo le sponde del Huang-ho fin nella regione dell'Ala Shan, costretto poi al ritorno, riparte da Kalgan nel 1872 raggiungendo nuovamente l'Ala Shan e il territorio del Kan su, dove il 12 ottobre accampa presso le rive del Kuku Nor. Dal lago, pervenuto traverso lo Tsaidam negli alti pianori del Tibet, raggiunge il Mur-ussu, uno dei rami sorgentiferi del Yang tze, ma i disagi e la povertà dei mezzi costringono la carovana a rinunciare alla meta di Lhassa e a ritornare sui propri passi nel Kan su. Di qui, traversato il deserto di Gobi nella sua parte più desolata, la spedizione, sfuggita alla morte per sete, raggiunge Kiachta il 1° ottobre 1873, dopo aver rivelato per 12.000 km. di cammino una notevole parte dell'Asia Centrale e dopo aver raccolto larga messe di osservazioni e collezioni naturalistiche preziose. Un secondo viaggio conduce il P. nel 1876 da Kulgia alla valle del Tarim, un terzo nel'79 lo porta più a Sud fino alle frontiere del Tibet, un quarto fra l'83 e l'85 gli permette di rivisitare il Kuku Nor e la regione sorgentifera del Yang tze; ma, rientrando nei dominî russi la morte lo coglie sulle rive dell'Issyk Kul, presso la località di Karakul, che fu poi ribattezzata Prževal′skij. Il nome di lui rimane celebrato fra quelli dei massimi esploratori dell'Asia Centrale e dei più valorosi pionieri della penetrazione russa nel continente.
Bibl.: Ognuno dei suoi viaggi fu largamente descritto in opere che, pubblicate in russo come in tedesco, in inglese, in francese, diedero larga informazione di quelle regioni interne, e soprattutto della loro flora e della fauna. Sono da ricordare: Mongolija i strana Tangutov, Pietroburgo 1875; Ot Kul′dži za Tjan′-Šan′ i na Lob-nor, ivi 1878; Iz Zajsana čerez Chami v Tibet i na verchov′ja Želtoj reki, ivi 1883; Ot Kjacht′i na istoki Želtoj reki, ivi 1888.