MINSKIJ, Nikolaj Maksimovič
Pseudonimo di N. M. Vilenkin: poeta russo, nato nel gennaio 1855 nel governatorato di Vilna da una povera famiglia ebrea. Fino al 1880 scrisse versi di spirito rivoluzionario. Nel 1884 si unì al movimento mistico e creò un suo sistema, detto "meonismo", fondato sul fascino che sull'anima umana esercita l'"inesistente" (dal greco μη ὄν). Le idee di M. rimasero sempre oscure, sebbene egli cercasse di chiarirle in due trattati: Pri svete sovesti (Alla luce della coscienza, 1890) e Religim budušoago (La religione dell'avvenire, 1905). Nell'ultimo decennio del sec. XIX M. fu uno dei principali rappresentanti del decadentismo e del primo simbolismo russo. Espulso nel 1904 dalla Russia, vi tornò dopo l'amnistia del 1913.
Ediz.: Polnoe sobranie stichotvorenij (Raccolta completa delle poesie), voll. 4, Pietroburgo 1907. Scelta delle poesie: Iz mraka k svetu (Dalla tenebra alla luce), Berlino 1922.