NIGELLO Wireker
Poeta latino del Medioevo inglese, nato forse verso il 1130, morto prima del 1200. Egli stesso afferma di aver frequentato Tommaso Becket. Prima che questi fosse assassinato (1170), entrò nel monastero di Christ Church a Canterbury, dove pare tenesse tra il 1186 e il 1193 l'ufficio di capo cantore. Non salì a gradi superiori a quello di presbyter, ma durante la contesa tra i monaci di Christ Church e l'arcivescovo Baldwin fu inviato nel 1189 come delegato presso re Riccardo. Fu intimo amico di Guglielmo di Longchamp, vescovo di Ely. Pare che da Whitacre nel Kent, suo luogo di nascita, N. abbia assunto il cognome Wetekre, corrottosi in Wireker.
I suoi scritti godettero molto favore nel Medioevo e sono tuttora un documento letterario e storico assai significativo. Famoso è il suo Speculum stultorum, un poema in 1931 distici, scritto verso il 1180, e dedicato al Longchamp prima della sua assunzione all'episcopato. Ne è protagonista un asino di nome Burnello o Brunello, che rappresenta il prototipo dei monaci mondani e ambiziosi. Se l'invenzione di quest'opera satirica può essere venuta a N. da Apuleio, la morale è però quella della favola di Aviano sull'asino che ha indossato la pelle del leone. Scrisse inoltre un Tractatus contra curiales et officiales clericos, in prosa con introduzione poetica, che è importante per le idee morali dell'autore intorno alla società clericale. In relazione a questo devono porsi quei Versus ad Guilelmum Eliensem che in 154 distici contengono alcuni ammonimenti commisti ad elogi all'amico che frattanto era salito al cancellierato (1190). Sono attribuiti a N. certi versi su Onorio di Canterbury in memoria del Becket, i Miracula S. Marie Virginis, una Passio S. Laurentii (in 2345 esametri rimati), una Vita Pauli Primi Eremite.
Ediz.: Lo Speculum, Colonia 1471; Parigi 1506; ivi 1601. Le tre opere principali sono edite da Th. Wright, in The Anglo-Latin Satirical Poets, I (1872), pp. 1-239.
Bibl.: Th. Wright, Biographia Britannica Literaria, Londra 1846, pp. 351-358; C. Wright, The Speculum of N. W., Columbia University 1924; R. A. Beals, N. W., Harvard University 1927; M. Manitius, Geschichte d. latein. Lit. des M. A., III, Monaco 1931, pp. 809-13; J. H. Mozley, The unprinted Poems of N. W., in Speculum, VII (1932), pp. 398-423; id., N. Wireker or Wetekre?, in Modern Language Rev., XXVII (1932), pp. 314-317; A. Boutemy, The manuscript Tradition of the "Speculum stultorum", in Speculum, VIII (1933), pp. 510-20.