CASTELLINI, Nicostrato
Patriota, nato a Rezzato il 17 ottobre 1829, morto a Vezza d'Oglio il 4 luglio 1866. A diciannove anni lasciò gli studî e con le legioni bresciane combatté sul Tonale, poi col Medici a Morazzone (26 agosto), dove fu ferito, e partecipò poco dopo alla difesa di Venezia. Cessata la guerra, il C. riprese gli studî, s'ammogliò e si diede al commercio. Per quanto non partecipasse alla guerra del '59, serbò relazioni con gli amici d'un tempo e nel '60 andò in Sicilia col Medici. A Milazzo, si conquistò il grado di capitano; arrestò i garibaldini in fuga nel triste episodio di Caiazzo; si segnalò di nuovo al Volturno. Ardente promotore della società del tiro a segno, accorse di nuovo al fianco di Garìbaldi nel '62, ma non fu presente ad Aspromonte. Fece in seguito parte dei comitati Pro Polonia, e col Frigyesy s'occupò della preparazione di quel moto ungherese che avrebbe dovuto accompagnare l'insurrezione veneta del 1863-64. Riprese le armi nel '66, al comando del secondo battaglione dei bersaglieri volontarî, da lui costituito, e combatté vittoriosamente a Ponte Caffaro (25 giugno), a Storo e a Bagolino. Inviato in Val Camonica, il 4 luglio a Vezza d'Oglio cadde alla testa dei suoi.
Bibl.: G. Castellini, Pagine garibaldine, Torino 1909.