NICOSIA (gr. Λευκωσία; A. T., 88-89)
Capoluogo dell'isola di Cipro, situata nell'interno; contava 12.515 ab. nel 1891, saliti a 18.461 nel 1911, a 23.507 nel 1931. Le vicende militari hanno influito decisivamente anche sulla struttura topografica della città.
Nel 1567 la cinta fortificata veniva ridotta dai Veneziani da 15 a 5 km.; le veniva data forma circolare, con 11 bastioni e 3 porte, per meglio resistere all'invasione dei Turchi. Nicosia ha commercio di cotone, seta, vini, liquori, tappeti, ecc., ed è sede di piccole industrie locali (conceria e telai a mano).
Una ferrovia costruita nel 1905 unisce la città con Famagosta a est, sul mare, e con Morphou a O.
Storia. - Occupata l'isola dai Lusignano, questi la fecero capitale del loro regno, e prosperò per opera di essi e dei Veneziani, specialmente dei Morosini, che vi crearono un centro importantissimo dei loro commerci. Occupata per breve tempo dai Genovesi, in guerra con i Lusignano e con i loro protettori, nel 1373 tornò di nuovo sotto i Lusignano, fino a che, con la cessione di Caterina Cornaro, vi si stanziarono di nuovo i Veneziani. Dopo un eroico e celebre assedio nel 1570, capitanato dal provveditore Nicolò Dandolo, cadeva in mano dei Turchi, chc poi s'impossessarono rapidamente di Famagosta e dell'isola tutta (V. anche cipro).