NICOMACO Destro (Nicomachus Dexter)
Figlìo di Nicomaco Flaviano e nipote dello storico Virio Nicomaco Flaviano. Prefetto di Roma nel 431 d. C., fece porre nel Foro Traiano un'epigrafe in onore dell'avo. Nell'epigrafe è anche incisa l'epistola degli imperatori che avevano concesso questo postumo onore (cfr. Corpus Inscriptionum Latinarum, VII, n. 1783). N. D., come il padre, emendò Livio e precisamente i libri III, IV, V della prima deca, come risulta dalle soscrizioni dei codici relativi. Il culto, tradizionale nella famiglia dei Nicomachi, per il grande storico, pare s'ispirasse specialmente a un ideale di rinnovamento dell'antica civiltà latina.
Bibl.: G. B. De Rossi, in Annali dell'Istituto archeologico, XXI (1849), p. 285; M. Schanz, Geschichte der römischen Litteratur, IV, i, 2ª ed., Monaco 1914, p. 91 segg.