LEONICO TOMEO, Nicolò
Umanista, nato nel 1456 da padre albanese a Venezia, morto a Padova nel 1531. Passò la gioventù fra queste due città. Recatosi a Firenze a scopo di perfezionamento, seguitò ad ascoltarvi il Calcondila, già suo maestro a Padova. Laureatosi (1485) e fissata definitivamente a Padova la dimora, fu nel 1497 eletto a leggere nell'università il testo greco di Aristotele, ciò che fece per 10 anni. Praticò quindi l'insegnamento privato. Coltivò il greco, il latino e anche il volgare; ma il suo grande merito fu quello di avere combattuto nelle prime file in favore della riforma umanistica degli studî filosofici propugnata da Ermolao Barbaro, e di averla, dopo la morte di lui, fatta trionfare con la lettura pubblica di Aristotele nel testo greco.
Bibl.: A. Serena, N. L. T., in Appunti letterari, Roma 1903; G. Coggiola, Il prestito di mss. della Marciana dal 1474 al 1627, in Centralblatt für Bibliothekwesen, XXV (1908); F. A. Gasquet, Card. Pole, Londra 1927.