GIOVANARDI (Zanardi), Nicolò
Conosciuto anche come "lo Zanardino", nacque a Bologna il 31 luglio 1661 da Vincenzo e Angela Laurenti.
Ancora giovane si dedicò allo studio della musica, che intraprese nella città natale sotto la guida di Agostino Filippucci. Dal 1675 cantore in S. Petronio, intraprese la carriera teatrale come sopranista nel 1679, interpretando il ruolo di Ermelinda nell'Ottone in Italia di F.M. Bazzani (Parma, teatro del Collegio de nobili); fu quindi Alciade nell'Erismonda di G. Tosi (Bologna, teatro Formagliari, 1681).
La più antica notizia della sua attività di compositore risale al 1685, anno in cui la sua cantata Là dove Alfeo compare nella raccolta di M. Silvani Melpomene coronata da Felsina. Cantate musicali a voce sola, date in luce da signori compositori bolognesi…, pubblicata a Bologna.
Secondo il Vecchi, nei lavori ivi contenuti è possibile cogliere i caratteri salienti della cantata bolognese, la cui modernità nei confronti delle coeve composizioni del genere è riconducibile a "una fisionomia definita, una strutturazione, cioè, vocale e strumentale pluripartita ad accento prevalentemente lirico, ben distinta dall'oratorio e dal melodramma" (p. 29).
Che il G. avesse già raggiunto una discreta fama presso i contemporanei lo si desume dalla presenza nella medesima raccolta dei più prestigiosi nomi del panorama musicale bolognese del tempo, tra i quali D. Gabrielli, G. Perti, G. Tosi, G.P. Colonna e G.C. Arresti.
Sempre nel 1685, a conferma della stima di cui era circondato, il G. divenne membro dell'Accademia filarmonica, nomina che, inserendolo ufficialmente nella vita artistica della città, contribuì a diffondere anche all'estero la fama del suo talento di compositore.
Dal maggio al luglio del 1686, ormai noto anche nelle vesti di cantante, fece parte a Vienna di quella schiera di musicisti suoi concittadini che, godendo della stima di Leopoldo I, erano andati incrementando nella corte austriaca il prestigio della musica italiana.
Rientrato in Bologna per la stagione di carnevale 1687, si esibì in due drammi rappresentati al teatro Malvezzi: interpretò Alimone nel Pompeo Magno in Cilicia di D. Freschi, e Lotario in Teodora Augusta di D. Gabrielli e G. Perti.
In seguito la sua importanza rimase legata all'attività svolta nelle principali sedi della vita musicale bolognese: fino al 1688 ricoprì il ruolo di cantore presso la basilica di S. Petronio; in quell'anno entrò a far parte della Congregazione dei filippini di S. Maria di Galliera, svolgendovi, dal 30 settembre, le mansioni di maestro di cappella. Ivi ricoprì inoltre il ruolo di "praefectus musicae", una delle cariche più ambite nella vita musicale della Congregazione.
Con tale nomina succedeva direttamente a Giovanni Paolo Colonna, del cui definitivo licenziamento rimane testimonianza in un documento contenuto nel Libro de partiti, consegli, e decreti de rr. pp. della Congregazione dell'oratorio di S. Filippo Neri di Bologna, ove si legge: "Si è presa risoluzione in questo giorno da tutti li Padri di inviare il P. Gio. Filippo Certani et il P. Gaspare Linder al sig.re Gio. Paolo Colonna per ringratiarlo dell'operato sin'hora a prò della Congregazione nostra nel posto di maestro di capella, e pregarlo a non s'incommodare più per l'avvenire, stante l'esser noi provvisti di due soggetti della professione, e particolarmente del P. Nicolò Giovanardi, che può da sé soddisfare alle parti di maestro di capella" (cit. in Vitali, p. 149).
Frattanto, nell'ambito della Congregazione, il G. continuava a svolgere la sua attività di cantore, come risulta da una cronaca del Tioli, riportata dal Ricci, relativa alla messa in scena, nello stesso 1688, dell'oratorio di D. Gabrielli Elia sacrificante, su libretto di P.P. Seta; ivi si legge: "Nicolò Zanardino musico si vestì della Congregazione della Madonna di Galliera".
A tale proposito il Ghiselli, arricchendo le notizie del Tioli, riferisce: "La domenica in Albis, con l'occasione che signori visitatori andarono alla dottrina nella chiesa di S. Benedetto de' padri di S. Francesco di Paola, li fu rappresentato un bel dramma in musica intitolato Elia sacrificante, che riuscì egregiamente per la squisitezza de' musici rappresentanti su la scena il soggetto" (Ricci, p. 364).
Nello stesso periodo il G. si dedicò anche alla produzione di carattere sacro: del suo oratorio Le tavole della Legge, realizzato in collaborazione con G.B. Neri ed edito a Bologna nel 1688, non resta tuttavia che il solo libretto (Bologna, Civico Museo bibl. musicale).
Da questo momento, ulteriori notizie sulla sua vita sono legate all'attività svolta presso l'oratorio filippino, ove il 12 ott. 1706, sostituito dal Perti nelle funzioni di maestro di cappella, fu nominato organista, succedendo in tali mansioni ad Annibale Frabetti (Fabretti).
Ricoprì quest'ultimo incarico fino alla morte, avvenuta a Bologna il 17 dic. 1729.
Le scarse notizie relative al G. non consentono di delineare compiutamente gli aspetti peculiari della sua attività artistica sia in veste di cantante, sia quale autore di musica sacra.
Nonostante sia rimasto assai poco della sua attività compositiva, si presume tuttavia che abbia accolto gli influssi delle coeve esperienze oratoriali bolognesi, non rimanendo insensibile agli aspetti più innovativi offerti dai contemporanei D. Gabrielli, G. Bononcini, G.P. Colonna, G.A. Perti. Oltre alle opere già citate, si ricordano gli oratori La santità freno alla tirannide (A. Gargiaria, Bologna 1696; libretto ibid., Civico Museo bibl. musicale), e Tomaso Moro (G.B. Neri, ibid. 1703; libretto ibid., Bibl. comunale dell'Archiginnasio).
Fonti e Bibl.: C. Ricci, I teatri di Bologna nei secoli XVII e XVIII, Bologna 1888, pp. 364, 380, 473; G. Vecchi, La musica barocca a Bologna. Manifestazioni per il terzo centenario della nascita di G.A. Perti, Bologna 1961, p. 29; C. Vitali, G.P. Colonna maestro di cappella dell'oratorio filippino in Bologna. Contributi bio-bibliografici, in Riv. italiana di musicologia, XIV (1979), pp. 149, 154; E. Vogel, Bibliothek der gedruckten weltlichen Vocalmusik Italiens aus den Jahren 1500-1700, Berlin 1892, p. 519; G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, III, Bologna 1893, p. 206; U. Sesini, Catal. della Bibl. del Liceo musicale di Bologna, V, Bologna 1943, p. 224; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, IV, p. 259; C. Sartori, I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800. Indici, I, Cuneo 1993, p. 395; II, ibid. 1994, p. 681 (s.v. Zanardi Nicolò); The New Grove Dictionary of opera, II, p. 428; IV, p. 1205.