CLENARDUS, Nicolaus
Nicolaus van der Beke nacque a Diest (nel Brabante) nel 1493 o 1494; studiò all'università di Lovanio, dove ottenne nel 1527 la licenza in teologia. Preparatosi filologicamente sotto la guida di Rutger Rescius, ben presto sotto il nome di Clenardus insegnò a sua volta lettere greche a Lovanio fino al 1531; anno in cui, esacerbato per essersi visto rifiutare una cattedra di greco nel Collegium Trilingue, se ne andò in Spagna, chiamato da Ferdinando Colombo per ordinare la biblioteca di Siviglia. Ma rinunciò a questo incarico e soggiornò invece due anni a Salamanca (1531-1533), studiandovi l'arabo ed insegnando il greco. Accettò poi di andare a Evora e ancora a Braga per dirigere dal 1533 al 1538 l'istruzione letteraria del fratello del re di Portogallo Giovanni III, il principe Enrico allora arcivescovo di Braga. Finito il suo compito si consacrò alla conversione dei musulmani per mezzo della discussione. Allo scopo di prepararsi a questi impresa soggiornò circa due anni nel Marocco (1540-1541). Rientrato in Europa, cadde in disgrazia presso la corte dí Portogallo e morì in miseria a Granata, alla fine di settembre del 1542.
Le sue Institutiones graecae (Lovanio 1530) e le sue Meditationes graecanae (Lovanio 1531) mettevano a disposizione degl'insegnanti e degli allievi, da una parte una grammatica, ridotta tuttavia alla sola morfologia, con alcuni elementi di fonetica e di sintassi, dall'altra un modello pratico di spiegazione di un autore greco. L'in "uenza delle sue opere, che uscirono in circa 300 edizioni rimase, si può dire, decisiva sull'insegnamento del greco sino alla fine del sec. XVIII. Il suo metodo si distingue per il continuo ricorso alla riflessione e al ragionamento dell'allievo piuttosto che alla sua memoria. Manuali analoghi furono dedicati dal C. al latino (Institutiones grammaticae latinae, Braga 1538), allo ebraico (1ª ed. 1529: Tabula in grammaticen hebraeam), e all'arabo; però, eccettuato questo secondo, gli altri hanno avuto minor successo. Si hanno varie raccolte delle sue lettere, delle quali la più antica apparve a Lovanio fin dal 1550.
Bibl.: V. Chauvin, e A. Roersch, Étude sur la vie et les travaux de Nicolas Clénard, Bruxelles 1900; M. Gonçalves Cerejeira, O humanismo en Portugal, Clenardo, 2ª ed., Coimbra 1926; G. Kampffmeyer, Nicolaus Clenardus, in Mitteilungen der Gesellschaft für deutsche Erziehungs- und Schulgeschichte, XVIII (1908); A. Roersch, L'humanisme belge à l'époque de la Renaissance, Bruxelles 1900; id., Le vrai nom de Nicolas Clénard, in Mélanges d'histoire offerts à Henri Pirenne, Bruxelles 1926; L. Roersch, Histoire de la philologie, in Patria belgica, pubbl. da E. Van Bemmel, III, Bruxelles 1875.