CHANGARNIER, Nicolas-Anne-Théodule
Generale e uomo politico francese, nato ad Autun (Saône-et-Loire) il 26 aprile 1793, morto a Parigi il 14 febbraio 1877. Uscito dalla scuola militare di Saint-Cyr, servì nelle guardie del corpo di Luigi XVIII. Prese parte alla guerra di Spagna (1823). Inviato più tardi in Africa, si segnalò al comando della retroguardia durante la ritirata francese che seguì la prima spedizione di Costantina (1836). Alla caduta della Monarchia di luglio (febbraio 1848) lo Ch., che era stato da poco sostituito nel comando della piazza di Algeri, scrisse al ministro della Guerra per sollecitare un comando nel punto più pericoloso, mettendo poco modestamente in rilievo la "propria abitudine e la propria volontà di vincere". La sua ambizione fu da Luigi Napoleone utilizzata a favore del colpo di stato in preparazione. Nelle sommosse parigine del giugno 1849, lo Ch., che comandava allora le truppe della capitale, ebbe il successo di una facile repressione, di cui menò vanto sproporzionato. Quando poi fu eletto all'assemblea legislativa, pensò d'aver raggiunto l'onnipotenza; ma il principe presidente, ritenendolo divenuto infido, finì col togliergli il comando delle truppe di Parigi (gennaio 1851). Da partigiano della restaurazione bonapartista lo Ch. divenne allora fervente difensore della repubblica, perciò alla proclamazione dell'Impero (dicembre 1852) fu esiliato. Compreso nell'amnistia del 1859, rientrò in Francia, dove visse appartato dalla politica, fino all'avvento della Terza repubblica (1871). Eletto nuovamente all'assemblea legislativa, passò nel partito monarchico legittimista. Fu nominato senatore nel 1875.