NICOLAO
. Scultore; celebrò con iscrizioni la propria opera sulle facciate del duomo di Ferrara (dove un'epigrafe musiva, in volgare, ne ricordava in quella forma il nome), di S. Zeno e del duomo di Verona (v.). Congiunto nell'arte a Wiligelmo per qualche aspetto esteriore, ne differisce non soltanto perché diede nuovo sviluppo all'iconografia nella scultura monumentale, ma perché al contrasto d'incavi e di masse proprio del precedente maestro oppose riduzioni di piani e rapporti pittorici tra il rilievo schiacciato e lo sfondo, sia per influnenze della pittura bizantineggiante, sia per più larga osservazione di sculture antiche, evidente anche nei sottili ornati. Poté anche conoscere i modi pittorici della plastica romanica della Francia meridionale: e ciò è reso più probabile da sculture della sua maniera alla Sacra di S. Michele (finestrone absidale; "porta dello zodiaco" segnata col suo nome, e in qualche parte di lui) presso Susa, a Chamalières in Francia.
Dalle sculture dell'ordine inferiore della facciata di Ferrara (1135) si spiegò sempre più la sua arte a Verona, nella facciata del duomo e in quella di S. Zeno (non così manomessa come il Boeckler asserisce, e con parti gotiche, nel portale) dove ebbe compagno in qualche parte, e continuatore nei rilievi a sinistra del portale, un maestro Guglielmo che si scostò anche più dall'antico Wiligelmo per molteplicità di piani nel comporre, per agilità di movimento e di racconto, pur restando molto inferiore nell'arte a Nicolao. Aiuti e seguaci di N. lavorarono alla Sacra di S. Michele, nelle cattedrali di Piacenza e di Cremona.
Bibl.: M.G. Zimmermann, Oberitalische Plastik, Lipsia 1837, p. 77 segg.; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, III, Milano 1904, p. 155 segg.; G. Bertoni, in Studi medioevali, 1907, p. 479 segg.; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Torino 1927, pp. 761-64, 886-87; T. Krautheimer-Hess, in Marbuger Jahrbuch f. Kunstw., IV (1928), p. 255 segg.; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931 (con più ampia bibl.); A. Boeckler, Die Bronzetür von Verona, Marburgo 1931, p. 54 segg.