GOLESCU, Nicolae
Uomo di stato romeno, nato a Câmpulong nel 1810, morto a Bucarest nel 1878. Esule in Svizzera per i torbidi politici del 1821, fece colà gli studî, e, tornato in Romania, nel 1834 accompagnò il nuovo ospodaro Alessandro Ghica a Costantinopoli, dove era andato a ricevere la sua investitura. Fu più tardi ministro degli Affari esteri per interim. Nominato nel 1841 direttore del dipartimento dell'Interno col titolo di logoteta, si dimise nel 1847 per far parte di un comitato che tendeva ad emancipare la Romania dal protettorato russo e dopo la costituzione nel 21 giugno 1848, fu dal principe Bibesco nominato ministro dell'Interno. Quando un esercito turco occupò Bucarest (settembre 1848), il G. fu arrestato, ma riuscì a fuggire a Parigi, dove dimorò fino al 1857. Di là entrò in relazione col Mazzini, e non fu estraneo alla formazione del comitato democratico europeo, insieme col Brătianu, per la parte romena. Tornato in patria, fu uno dei capi del partito radicale, durante il governo del Cuza. Nel 1860 compose un gabinetto, e quando il Cuza lasciò il potere (1866), egli fu creato luogotenente dei Principati Uniti, durando in quella carica fino all'arrivo a Bucarest del principe Carlo di Hohenzollern (novembre 1868). Divenuto presidente del Senato, il 20 agosto 1870 per le sue aspirazioni repubblicane fu tratto in arresto e processato; ma fu assolto. Da allora in poi si ritirò a vita privata.