Nicola di Oresme
Nicola di Oresme (Oresme, Bayeux, 1325 ca - Lisieux 1382) filosofo, matematico, teologo francese. Studiò e insegnò a Parigi; dal 1377 alla morte fu vescovo di Lisieux. Con Giovanni Buridano e Alberto di Sassonia, fu tra i massimi rappresentanti della cosiddetta scuola dei fisici di Parigi. La sua opera multiforme rappresenta uno dei contributi decisivi della cultura medievale alla nascita della moderna scienza della natura. Contro la tradizionale egemonia del latino nelle scuole, Nicola compose vari trattati in francese e tradusse in questa lingua la Politica, i libri di Economia, l’Etica nicomachea e altri scritti aristotelici. È andato quasi interamente perduto un suo Commentario alle Sentenze di Pier Lombardo. Nicola di Oresme si occupò in modo originale di economia (Trattato sulla prima invenzione delle monete), ma la sua fama è soprattutto affidata agli studi di astronomia, matematica e fisica. Nel Libro del cielo e del mondo Nicola sostiene la tesi, molto discussa in quegli anni dalla scuola parigina, del moto rotatorio diurno della Terra. Egli suffraga tale ipotesi con una serie di prove e argomenti e ne dimostra (come farà Galileo) la compatibilità con la rivelazione biblica. Per tali contributi Nicola di Oresme deve considerarsi un diretto precursore di Copernico. Nelle Quaestiones sulla geometria di Euclide e nel Tractatus de configurationibus formarum egli introduce l’uso delle coordinate geometriche, anticipando nei tratti generali la geometria analitica cartesiana. Queste geniali premesse teoriche, che hanno contribuito alla ripresa moderna della concezione democritea della natura, trovano applicazione nello studio dei moti, affrancati dal finalismo della fisica aristotelica. Gli studi di Nicola di Oresme sull’impetus nella caduta dei gravi, sul moto dei proiettili e sulla accelerazione aprirono la via alla cinematica galileiana.