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BRAUCCI, Nicola

di Ugo Baldini - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 14 (1972)
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BRAUCCI, Nicola

Ugo Baldini

Nato a Caivano (Napoli) il 5 ott. 1719 da Antonio e Angela Angelini, dopo aver ricevuto una prima educazione letteraria studiò poi medicina a Napoli con Serao e Cirillo. Ancora studente, compì vari viaggi in tutta Italia per raccogliere piante e minerali, con cui formò ricche collezioni. Dopo la laurea esercitò la professione medica, distinguendosi per preparazione e impegno; nel 1754 gli fu affidata la cattedra di storia naturale nell'università di Napoli, che tenne per sei anni come professore interino. Insegnò prevalentemente botanica, seguendo il metodo del Tournefort; secondo A. Fajola, fu questo il motivo principale che fece sì che nel 1760, indetto il concorso definitivo per l'assegnazione di quella cattedra, gli venisse preferito D. Cirillo, seguace del sistema di Linneo. La lezione tenuta dal B. in occasione del concorso fu l'unico tra i suoi scritti ad essere pubblicato (Prelectio habita a N. B. in Regio Archigymnasio neapolitano V Calendas octobris pro cathedrae historiae naturalis petitione, Neapoli 1760). Amareggiato per il mancato conferimento della cattedra, scrisse sull'argomento una memoria, De avita Neapolitanorum rei literariae gloria revocanda, rimasta inedita e probabilmente smarrita, insieme ad altri scritti riguardanti le piante medicinali, il sistema tournefortiano, l'istituzione a Napoli di un orto botanico. Un altro scritto inedito trattava delle esperienze che si conducevano in Toscana sull'inoculazione del vaiolo.

Attorno al 1770 l'Académie royale des sciences di Parigi gli suggerì, tramite il Galiani, di scrivere un'opera sulla geologia della Campania (si veda la lettera del B. all'Accademia, inserita all'inizio del manoscritto dell'opera, Istoria naturale della Campania sotterranea [Bibl. Nazi di Napoli, ms. S.Martino, s. 2, 9], la cui stesura, interrotta dalla morte dell'autore, iniziò nel 1773).

Fondata su una ricca messe di dati, raccolta per mezzo di numerosi scavi su una vasta area fino a Tivoli ed ai Colli Albani, l'Istoria comprendeva in origine due parti, la prima geomineralogica e la seconda paleontologica. Quest'ultima, contenente originali osservazioni microscopiche di coralli ed infusori, fu vista dal Costa ancora nel 1855, ma in seguito andò perduta. La prima e unica parte rimasta si articola in tre sezioni: sulla struttura geologica della Campania, sul vulcanismo e sulle testimonianze classiche relative alle "pioggie di pietre" s, che il B. considera prodotti dell'attività vulcanica. L'opera presenta dati assai accurati, ed è uno dei primi importanti documenti della nuova geologia analitica e descrittiva. L'analisi del vulcanismo campano, condotta esaminando partitamente i crateri dalla grande conca, anche nella sua parte insulare, è la prima del genere, e la sua esattezza fu riconosciuta da studiosi quali De Lorenzo, Riva e D'Erasmo.

Il B., che fu anche membro di numerose accademie e società culturali, morì a Napoli il 19 genn. 1774.

Bibl.: A. Faiola, Sulla vita e sulle opere di N. B. da Caivano, in IlFiliatre Sebezio, XII (1842), vol. XXIII, pp. 248-55; S. De Renzi, Storia della medicina in Italia, V, Napoli 1848, pp. 528, 557; A. Costa, Storia critica della coltura della zoologia e paleontologia nel Regno di Napoli, in Annali scientifici (Napoli), II (1855), pp. 334 a.; P. A. Saccardo, La botanica in Italia. Materiali per la storia di questa scienza, parte 2, in Memorie del R. Ist. veneto di scienze,lettere ed arti, XXVI, (1901), 6, p. 23; F. S. Monticelli, Notizie sulla origine e le vicende del Museo zoologico della R. Univ. di Napoli, in Annuario del Museo zoologico d. R. Univ. di Napoli, n.s., I (1901), 2, p. 12; G. D'Erasmo, Di N. B. da Caivano (1719-1774) e della sua opera inedita..., in Atti della R. Acc. delle scienze fisiche e matematiche della Società Reale di Napoli, s. 3, III (1941), 2, passim.

Vedi anche
òrto botànico òrto botànico Giardino o campo sperimentale, che racchiude una collezione di piante vive, indigene ed esotiche, disposte sistematicamente, o secondo criteri ecologici o geografici, con la finalità di conservarle a scopo didattico e di ricerca scientifica. Un orto botanicob. è di solito un'istituzione ... zoologia Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni. Si divide in varie sezioni. La sistematica zoologica studia gli animali sotto l’aspetto descrittivo, e li classifica, per quanto possibile, secondo le loro affinità filogenetiche (➔ classificazione). La ... botanica Ramo della biologia che studia gli organismi vegetali sotto tutti i punti di vista: struttura, funzioni, forme e comunità. 1. Origini, prime classificazioni, applicazioni 1.1 Origini. Benché l’interesse per le piante, fornitrici di cibo, legname, fibre tessili, droghe medicinali ecc., sia antichissimo, ... paleontologia Disciplina che studia gli animali e le piante vissuti sulla Terra in epoche trascorse, rivelati attraverso i loro resti fossili. 1. Cenni storici Il nome di paleontologia per la scienza dei fossili fu proposto da H.-M. de Blainville al principio del 19° secolo. Accenni ai fossili si trovano fin da ...
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nìcol
nicol nìcol s. m. [dal nome del fisico scozz. W. Nicol (c. 1768-1851)]. – In generale, qualunque prisma polarizzatore per birifrangenza. Originariamente, fu così designato un prisma rombico obliquo di spato d’Islanda opportunamente lavorato...
nicolaismo
nicolaismo s. m. [der. di nicolaita, nel suo sign. estens.]. – Tendenza contraria al celibato ecclesiastico, attribuita polemicamente dai papi alla chiesa orientale perché questa ammetteva il matrimonio dei sacerdoti, compresi quelli insigniti...
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