Nella storia del cristianesimo, atteggiamento e condotta propri dei nicodemiti, così chiamati dal nome del fariseo Nicodemo. Erano così chiamati gli incerti o troppo prudenti seguaci della Riforma, che si adeguavano solo esteriormente alle pratiche religiose e contro i quali scese in polemica G. Calvino (1537 e 1543-44). Il n., sorto in Germania in ambienti vicini all’anabattismo, ebbe diffusione nell’Italia del 16° sec., dove molti evangelici si sottraevano alla persecuzione con la fuga oppure compiendo atti di ossequio esteriore al cattolicesimo. Per estensione, si chiama n. il conformarsi esternamente alle idee dominanti, nascondendo le proprie.