Miniatore (Exeter 1547 circa - Londra 1619). Formatosi come orafo, diede i disegni per il secondo sigillo della regina Elisabetta, della quale si disse egli stesso aurifaber, sculptor et celebris illuminator. Lavorò anche per Giacomo I. Pur ispirandosi stilisticamente a H. Holbein il Giovane, seguì, nella tecnica, la scuola fiamminga che ebbe modo di conoscere attraverso L. Teerlinc. La sua produzione, prevalentemente ritratti dai 4 ai 25 cm (Sir Walter Raleigh, 1585, Londra, National portrait gallery; Henry Percy, ninth Earl of Northumberland, 1595, Amsterdam, Rijksmuseum; Giovane tra le rose, 1600, Londra, Victoria and Albert Museum), raggiunse presto uno stile personale e inconfondibile, permeato di sottile e aristocratica malinconia, vicino alla pittura di corte di E. Clouet e alla eleganza emblematica delle medaglie di G. Pilon. Scrisse anche un trattato sull'arte della miniatura The art of limning (pubbl. 1911-12).