GRIMSHAW, Nicholas
Architetto inglese, nato a Londra il 9 ottobre 1939. Diplomatosi nel 1965 all'Edinburgh College of Art, ha iniziato la sua attività di libero professionista, in collaborazione con T. Farrell, firmando i Park Road Apartments a Londra (1968), una fabbrica per H. Miller a Bath (1976) e altre unità produttive a Warnington (1978): lavori in cui il progetto si concentra nel rapporto tra luogo di produzione e forma dell'architettura, in un'attenta analisi tecnologica e funzionale. Tuttavia il sodalizio con Farrell, per le notevoli differenze tra i due progettisti, si è interrotto. Dal 1980, con l'apertura del suo studio professionale, il Nicholas Grimshaw and Partners, G. affina la sua poetica decisamente puntata allo studio della forma e dei materiali dell'architettura, con una passione per l'ingegneria e un'attenzione per la sua storia eroica legata ai primi anni del 20° secolo e a nomi come Paxton, Eiffel, Kingdom Brunel. G. materializza nei suoi edifici un'atmosfera propria della ''civiltà delle macchine'', assumendone anzi il congegno e il funzionamento come fonti essenziali d'ispirazione, fino a renderli ''linguaggio'' nella sua architettura.
Gli interessi di G. si sono polarizzati sulle funzioni produttive e commerciali, architetture in cui la scelta di una immagine positiva e vincente è spesso fondamentale per lo stesso buon esito dell'attività. La sede della BMW a Bracknell (1980) e la fabbrica Vitra in Germania (1981) ne sono un valido esempio, così pure i lavori del 1988, con i quali G. ha ottenuto fama internazionale: il Sainsbury's supermarket a Camden Town, il magazzino Homebase presso l'aeroporto di Heathrow a Londra e la nuova sede degli uffici e della tipografia del Financial Times in London Dockland.
Il magazzino Homebase rappresenta un significativo orientamento nel lavoro di G.; la funzione − una grande superficie coperta per la vendita e lo stoccaggio delle merci − e la posizione − lungo la great west road, che collega Londra all'aeroporto − richiedono un'immagine immediatamente leggibile, donde l'idea della copertura a forma di enorme ala d'aereo che evoca le sembianze di un immenso aliante atterrato, un Caproni. La copertura è sorretta da una trave reticolare, a sua volta sostenuta per mezzo di cavi a un pilone anch'esso reticolare alto 33 m. Poetica dell'assemblaggio meccanico, espressione della tecnologia, creazione di un segnale urbano, di un richiamo.
Anche la nuova sede del Financial Times, nell'Isle of Dogs, seppure più misurata nelle soluzioni, rappresenta, metaforicamente, la scelta poetica di G.: quando la sera le rotative della tipografia si avviano dietro alla grande parete vetrata della facciata sotto la luce dei neon, è come se un edificio-meccanismo si mettesse in moto, offrendo un incomparabile spettacolo notturno.
G. ha partecipato, nel 1989, al concorso per la Tr'es Grande Bibliothèque di Parigi (unico architetto britannico a essere ammesso alla seconda fase); recentemente gli sono stati attribuiti i progetti del padiglione britannico al World Expo di Siviglia 1992 e del Channel Tunnel Terminal a Waterloo Station (Londra), punto di arrivo ferroviario del canale sottomarino che unirà l'isola britannica al continente europeo e che sarà operante nel 1993.
Nell'ambito della mostra di architettura della Biennale di Venezia (1991) è stato presente nel padiglione della Gran Bretagna con un progetto per un Aeroporto internazionale con struttura portante in acciaio a copertura convessa.
Bibl.: AA.VV., Entrepot, la métaphore d'un biplan, in Techniques et Architecture, 379 (settembre 1988), pp. 26-31; M. Pawley, Sainsbury's Camden, Londra, in Casabella, 562 (novembre 1989), p. 33; J. Glancey, New British Architecture, Londra 1989; L. Moiraghi, Nuova sede del ''Financial Times'', in Arca, 42 (ottobre 1990), pp. 10-16.