NICENETO (Νικαίνετος)
Poeta greco fiorito verso la metà del sec. II a. C., prima dello storico Filarco, nacque ad Abdera, ma passò a Samo gran parte della sua vita e ottenne forse la cittadinanza samia.
Di lui ci restano ancora cinque graziosi epigrammi (Anthol. Pal., IV, 191; VI, 225; VII, 502; XIII, 29; Athen., XV, 673 BC): alcuni invitano a lieto simposio e lodano il vino, uno è sepolcrale, un altro dedicatorio. Scrisse anche storie samie e un Catalogo delle donne (Κατάλογος γυναικῶν), a imitazione di quello esiodeo. Erano cantate avventure d'amore; una, p. es., era quella di Lirco, da cui Partenio trasse il primo cap. dei suoi racconti e di cui ci conserva anche alcuni versi (cap. 11). Nella Corona di Meleagro i versi di N. apparivano come "rami di mirto" (Anthol. Pal., IV,1, 29).
Bibl.: F. Susemihl, Gesch. d. gr. Lit. in der Alex. Zeit., I, Lipsia 1891, p. 381 seg.; R. Reitzenstein, Epigramm und Skolion, Giessen 1893, pp. 161, 169 segg.; C. Cessi, De Nicaeneto Abderita, in Riv. di storia antica, 1909; id., La poesia ellenistica, Bari 1913, pp. 99 segg., 237; A. Rostagni, Poeti alessandrini, Torino 1916, pp. 211, 224, 244, 248 seg.; Christ-Stählin-Schmid, Gesch. d. gr. Lit., II, 6ª ed., pp. 123, 158; U. v. Wilamowitz-Moellendorf, Hellen. Dichtung in d. Zeit d. Kallim., I, Berlino 1924, p. 108, n. 2; II, p. 172, n. 2.