Scrittore di politica e di filosofia (Ragusa 1549 - ivi 1610), massimo esponente della vita intellettuale della Ragusa rinascimentale. Le sue opere maggiori furono stampate a Venezia da Paolo e Aldo Manuzio: Dialogo della bellezza (1581); Governo della famiglia (1589); Avvertimenti civili per il governo de' Stati (1591); Dello stato delle repubbliche secondo la mente di Aristotele con esempi moderni (1591). Da una prima posizione neoplatonica, sotto l'influenza di M. Ficino e F. Patrizi, si venne accostando all'aristotelismo.