NICCOLÒ V antipapa
Pietro Rainalducci, nato a Corbara in Abruzzo, abbandonò la moglie per farsi frate ed entrò, il 1310, nell'ordine dei francescani. Quando l'imperatore Ludovico il Bavaro, in lotta col papa avignonese Giovanni XXII, dichiarò questo eretico e decaduto e venne a Roma, fece eleggere papa il Rainalducci. Consacrato in S. Pietro il 12 maggio del 1328, fu ben presto vinto, prima che dalle armi di re Roberto d'Angiò, sostenitore di Giovanni XXII, dalla indignazione dei Romani che, sollevatisi, cacciarono insieme sovrano e antipapa. Il quale allora si rifugiò a Viterbo e a Pisa, dove visse fuggiasco, fino quando, ottenuta la sicurezza del perdono, fece atto di contrizione, prima nelle mani dell'arcivescovo di Pisa, poi, il 25 agosto del 1330 in Avignone, in quelle dello stesso papa, che tuttavia non gli concesse più la libertà e lo tenne in prigionia nel palazzo pontificio di quella città fino alla morte, avvenuta nell'ottobre 1333.
Bibl.: Baluzio, Vitae paparum avenionensium, Parigi 1693; Eubel, Der Gegenpapst Nicolaus V. und seine Hierarchie, in Hist. Jahrb., XII (1891); F. Gregorovius, Storia di Roma nel Medioevo, Roma 1900-1901; G. Mollat, L'élection de l'antipape Nicolas V. La cour de l'antipape Nicolas V, in Miscellanea Avenionensia (Mélanges d'archéologie et d'histoire, XLIV, 1927).