Scultore (Genova 1539 - Venezia 1636), attivo a Venezia dal 1593. In molti dei suoi bronzetti, dal fluido modellato, si rifà all'opera di I. Sansovino. Tra le opere, due candelabri e le statuette di S. Giorgo e S. Stefano in S. Giorgio Maggiore (1593), e il paliotto bronzeo con la Sepoltura di Cristo, dall'insolita iconografia (1633, S. Moisè, eseguito col figlio Sebastiano), una delle sue opere più importanti. La sensibilità devozionale propria a molte delle sue realizzazioni lo inserisce nell'ambito della produzione artistica della Controriforma.