PALMIERI (Palmeri), Niccolò
Storico ed economista siciliano, nato a Termini nel 1778, morto a Palermo nel 1837. Allievo di Rosario Gregorio, che tenne con grande fama la cattedra di diritto pubblico siciliano a Palermo, conterraneo e amico di Paolo Balsamo, ebbe vasta cultura politica e giuridica, acquisita in lunghi viaggi all'estero, specie in Inghilterra. Fautore della costituzione siciliana del 1812, largita sotto gli auspici inglesi, egli ne sostenne validamente l'evoluzione in parlamento, a cui appartenne, prima come rappresentante di un pari, poi come deputato della sua città natale. Ma quando l'Inghilterra lasciò senza protesta che Ferdinando I la distruggesse nel 1816 e, più, quando permise - dopo la rivoluzione del 1820 - che fosse introdotto nell'isola l'assolutismo borbonico il P., addolorato e deluso, volle mostrare ai suoi concittadini come non dovessero aver fede che in sé stessi. Scrisse l'opera sua maggiore, il Saggio storico e politico sulla costituzione del regno di Sicilia, con un'appendice Sulla rivoluzione del 1820, dedicata al governo e al parlamento britannico, opera che non poté pubblicare.
Affidata in manoscritto all'Amari, quando questi dovette lasciare l'isola durante la reazione, fu da lui edita, con un'introduzione e annotazioni, a Lugano nel 1847; essa rappresentò - è stato detto - per la Sicilia quello che la Protesta del Settembrini per il regno di Napoli. Il P. scrisse anche un Saggio sulle cause e i rimedi delle angustie agrarie della Sicilia (1826) e una Somma della storia di Sicilia, di cui due volumi uscirono nel 1834-35 e tre postumi dal 1839 al 1841.
Bibl.: F. P. Perez, Biografia di N. P., Palermo 1837; G. Ricca-Salerno, N. P. e la questione agraria in Sicilia, in Rif. Soc., 1895; e per altre notizie bibliografiche, A. Sansone, Vita politica di G. Ugdulena, Palermo 1886, pp. 7-8.