MARTELLI, Niccolò
Scrittore, nato a Firenze nel 1498, morto nel 1555. Era di professione mercante; ma giovanissimo conobbe a Roma Pietro Aretino e si sentì eccitato a coltivare la poesia, illudendosi di poter trarre da quella lauti guadagni, celebrando illustri personaggi; scrisse così molti versi mediocri, in parte inediti. Con questo bagaglio poetico, sperando di far fortuna, partì per la Francia (1543), dove già era celebre Luigi Alamanni che lo fece conoscere in quella corte. Ma nulla ottenne, e, disilluso, tornò a Firenze alla mercatura. Fu tra i fondatori dell'Accademia degli Umidi. Come tanti altri del suo tempo volle comporre il suo epistolario che ordinò in due libri, di cui solo il primo diede in luce (Firenze 1546); ma neanche l'epistolario ha grande importanza.
Delle Rime si citano l'edizione di Venezia 1533 e quella più copiosa col titolo Opere Poetiche di N. M., Firenze 1548. Una scelta delle lettere è in C. Marconcini, Dal primo e dal secondo libro delle Lettere di N. M., Lanciano 1916; quivi è pure la bibliografia del M.