FORTEGUERRI, Niccolò
Diplomatico e filantropo, nato a Pistoia il 7 ottobre 1419, morto a Viterbo il 21 dicembre 1473. Studiò diritto sotto il canonista pistoiese Filippo dei Lazzari a Bologna e a Siena, ove si addottorò. Entrato nella carriera ecclesiastica e protetto da Enea Silvio Piccolomini suo parente, ottenne dai papi Eugenio IV e Niccolò V uffici importanti, e dal Piccolomini stesso, divenuto papa col nome di Pio II, fu promosso vescovo di Teano e poi tesoriere apostolico. Fu inviato alla corte di Napoli e nel 1460 fu elevato alla dignità cardinalizia col titolo di S. Cecilia. Rese grandi servigi alla Chiesa nelle contese che agitarono l'Italia dal 1460 al '63. Nel 1464 Pio II lo nominò legato apostolico per la crociata da lui promossa contro il Turco, rimasta inattuata per la sua morte. Ottenuta da Paolo II la nomina a legato apostolico per la pacificazione dello stato della Chiesa, il F. con grande energia raggiunse rapidamente l'intento. Nel 1473 fondò a Pistoia la Pia casa di sapienza a beneficio della gioventù studiosa. Ancora oggi sussistono le borse di studio F. e, trasformata in liceo, la Scuola della sapienza. Annessa a questa scuola era la libreria che forma ora la Biblioteca Forteguerriana, arricchita (1929) con l'acquisto della biblioteca Martini.
Bibl.: G. Beani, N. F. cardinale di Teano. Notizie storiche, Pistoia 1891; S. Ciampi, Memorie di N. F. istitutore del liceo e del collegio Forteguerri di Pistoia nel sec. XV, Pisa 1813; Q. Santoli, Il cardinale F., Pistoia 1926.