Nome di colui che L. A. Muratori, a differenza di precedenti editori, ritenne l'autore di un'anonima cronaca in latino del sec. 13º (pubbl. nel vol. VIII dei Rerum Italicarum Scriptores col tit. Historia de rebus gestis Frederici II imperatoris eiusque filiorum Conradi et Manfredi Apuliae et Siciliae regum), ma che probabilmente fu soltanto il possessore (forse un membro della famiglia francese di Joinville) di un antico manoscritto che la conteneva. L'opera, cronaca dei fatti verificatisi in Sicilia e nell'Italia meridionale tra il 1210 e il 1258, scritta certamente da persona colta e ben introdotta nell'ambiente di corte, con l'intento soprattutto di fornire una versione ufficiale dell'operato di Manfredi, è forse invece da attribuire a Goffredo di Cosenza, familiare, appunto, e notaio di Manfredi, poi seguace di Corradino, catturato e giustiziato dagli Angioini nel 1269.