Scultore (m. Bologna 1494). Nulla si sa della sua formazione, prima del suo arrivo a Bologna nel 1463: di origine meridionale, secondo gli appellativi ricorrenti nei documenti, N. probabilmente soggiornò a Napoli, aperta alle correnti oltramontane, il che giustificherebbe quegli accenti borgognoni che si riscontrano nelle sculture del coronamento dell'Arca di San Domenico a Bologna (1467-74), opera da cui deriva il suo soprannome e che rivela tuttavia anche la conoscenza dell'arte di Desiderio da Settignano e di Rossellino. Nel 1478 eseguì la Madonna di Piazza (facciata di palazzo Accursio), che risente di Iacopo della Quercia e della plasticità del Verrocchio. L'incisiva e violenta drammaticità espressiva del complesso di statue policrome in terracotta che forma il Compianto sul Cristo morto (Bologna, S. Maria della Vita) sembra invece avvicinarsi alla cultura ferrarese di artisti quali Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti. Alcuni critici considerano quest'opera il momento finale della ricerca di N. (1485 circa), di contro alla consueta datazione al 1463.