Fisico e matematico (Ferrara 1586 - Genova 1650), gesuita; interessato a problemi di magnetismo e di elettricità, condusse un proficuo confronto con l'opera di Gilbert, del quale apprezzava le eccezionali qualità di osservatore (e il C., abile sperimentatore, ripeterà le esperienze del De Magnete), pur criticandone talune ipotesi di fondo: l'animismo, la concezione del globo terrestre inteso quale grande calamita e le conseguenti deduzioni relative al moto della Terra. Sostenne un'aspra polemica con Galileo, contro il quale rivendicò la priorità del Baliani circa la scoperta della legge di caduta dei gravi. Sembra sia dovuta al C. l'idea dell'asta ritrometrica come strumento per misurare la velocità di una corrente fluida.