BURLAMACCHI, Niccolò
Nacque da Michele di Pietro e da Caterina Balbani nel 1510. Impegnato nelle attività mercantili della famiglia, fu dapprima nelle Fiandre e poi a Lione; rientrato a Lucca, entrò nel Consiglio nel 1535 e fu anziano nel 1539 e nel 1546. In quest'ultimo anno accolse nella sua casa il fratello Francesco, dopo il suo vano tentativo di fuga dalla città, alla scoperta della congiura antimedicea, e si impegnò invano nei due anni successivi per salvargli la vita. Dopo la morte di Francesco il B. rimase, in campo politico, il capo della famiglia. Nel 1550 fu priore dello Spedale degli Incurabili; nel 1568 gonfaloniere, nel 1571 ambasciatore al duca di Ferrara, nel 1582 operaio di S. Croce.
Associato ai fratelli Adriano e Paolo, continuò le attività commerciali e bancarie dei Burlamacchi fin verso il 1565. In seguito la compagnia si sciolse e i fratelli Burlamacchi operarono singolarmente al servizio di varie ditte. Dalla moglie Lucrezia di Lionello de' Nobili, sposata nel 1537, il B. ebbe tre figli: Burlamacco, nato nel 1538 e morto nel 1567, Lionello e Ferrante.
Lionello, nato nel 1541, fu al servizio di Tommaso Balbani a Lucca; fu poi a Napoli e a Palermo. Rientrato a Lucca, ne ripartì per Lione con il cugino Gherardo Burlamacchi nel 1571. Di nuovo a Lucca sposò Giuditta di Pietro Franciotti; nel 1578 si trasferì a Palermo; fu socio della compagnia Santini di Messina; a Palermo morì nel 1584.
Ferrante, nato nel 1545, fu anch'egli mercante e nel 1568 si recò in Fiandra con lo zio Paolo Burlamacchi, al servizio dei Buonvisi. Rientrato a Lucca, ne ripartì nel 1578 per Francoforte; dopo esser passato a Colonia rientrò a Lucca nel maggio 1582. Fu poi in Fiandra fino al 1585; a Lucca, a Napoli e finalmente a Lione, per i Buonvisi, dal 1589. Dal 1593 al 1599 Ferrante fu ad Anversa, in un primo tempo alla dipendenze di Stefano e Antonio Buonvisi, e poi in compagnia di Prospero Bottini. Questa compagnia era finanziata per larghissima parte dai Buonvisi ed ereditò i traffici con gli spagnoli Ruiz. Ferrante era ancora vivo nel 1606, quando era tutore del cugino Cesare di Federico Burlamacchi.
Fonti e Bibl.: Lucca, Bibl. govern., ms. 1941: Gherardo Burlamacchi, Diario (sec. XVI), c. 11; Ibid., ms. 1108: G. V. Baroni, Notizie geneal. delle famiglie lucchesi (sec. XVIII), cc. 230, 248, 344 ss., 368 s., 457; J. A. Goris, Etude sur les colonies marchandes méridionales à Anvers de 1488 à 1567, Louvain 1925, pp. 618, 641 (per Niccolò); H. Lapeyre, Une famille de marchands: les Ruiz…, Paris 1955, pp. 144 s.; V. Vazquez de Prada, Lettres marchandes d'Anvers, Paris 1960, I, pp. 19, 34 (per Ferrante); J. Gentil da Silva, Stratégie des affaires à Lisbonne entre 1595 et 1607 Paris 1956, pp. 13, 98, 60 ss., 136, 193; F. Casali: L'azienda domestico-patrimoniale di Ludovico Buonvisi e la sua partecipazione alle compagnie principali del casato, tesi di laurea, univ. di Pisa, fac. di econ. e comm. [1964], p. 100; M. Berengo, Nobili e mercanti nella Lucca del Cinquecento, Torino 1965, pp. 216 n., 248.