BEATRICETTO, Niccolò (Beatrizet)
Incisore in rame, nato in Lorena circa il 1515; lavorò in Roma tra il 1540 e 1562. Nelle opere giovanili risentì l'influsso di Agostino Veneziano, avvicinandosi più tardi alla maniera di Giorgio Ghisi mantovano. Cercò di rinnovar la tecnica con un taglio più largo riempito di punti, ma, scorretto spesso nel disegno duro, nella modellatura dei nudi e nei panneggi, non seppe superare i suoi maestri. I molti soggetti da lui incisi non sono di sua invenzione: ritratti, scene sacre e mitologiche, statue antiche, architetture di palazzi, di templi, di circhi a Roma, e piante di città. Ora firmava con le sole iniziali N. B. e l'indicazione della patria LOT.; ora, per intero: Nicolaus Beatricius Loiharingus o Loiaringus. Tra le incisioni firmate e datate son da ricordare il Profeta Geremia da Michelangelo, del 1547; il Sacrifizio d'Ifigenia, del 1553; S. Pietro che cammina sulle acque, del 1559; il Giudizio Finale da Michelangelo, del 1562. È questa l'opera più originale e vivace del B. Molto riprodusse da Girolamo Muziano e con fedeltà.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909.