Scultore (m. Ferrara 1453), nato forse a Firenze, attivo dapprima a Padova, quindi (dal 1443) a Ferrara, alla corte estense; fu detto anche Niccolò del Cavallo dal monumento equestre a Niccolò III d'Este (1451), distrutto nel 1796, da lui eseguito con Antonio di Cristoforo. Sua unica opera certa sono le statue bronzee del Crocifisso, di Maria e di S. Giovanni per il duomo di Ferrara (1450-53), di ispirazione donatelliana. Gli sono attribuiti, a Padova, un bassorilievo in terracotta col Miracolo di s. Eligio (Museo civico), la porta laterale degli Eremitani e due tondi con busti di santi. Con lui collaborò il figlio Giovanni che, tra l'altro, compì (1454) il monumento a Borso d'Este, iniziato dal padre.