BARBIERI, Niccolò
Attore della commedia dell'arte (morto poco dopo il 1640), che sostenne la maschera di Beltrame (caricatura d'un padre di famiglia delle vallate bergamasche). Appartenne alla famosa compagnia dei Gelosi (capocomico Francesco Andreini e prima attrice sua moglie Isabella) e a quella dei Fedeli (capocomici Traiano Martinelli, Arlecchino, e G. B. Andreini, Lelio; prima attrice Virginia Andreini, Florinda). Ebbe anche compagnia propria. Stette tre anni in Francia alla corte di Luigi XIII, dal quale ebbe favori ed onori. Prese parte alla polemica sulla moralità del teatro, difendendo i comici dalla taccia d'immoralità. Scrisse un Trattato sopra l'arte comica (Genova 1627) desunto dalle opere di S. Tommaso e da altri sacri scrittori; un Discorso famigliare intorno alle moderne commedie (Ferrara 1628), dedicato a Luigi XIII; e La supplica (3a ed., Bologna 1636), nei quali scritti esaltò le virtù degli attori, facendosi forte dei favori ad essi accordati da re e principi e signori. Ebbe moglie e figli, e questi fece tutti religiosi in Ferrara.
Bibl.: F. Bartoli, Notizie istoriche de' comici italiani, ecc., voll. 2, Padova 1782, pp. 69-72.