NGAMI (A. T., 118-119)
Bacino lacustre quasi interamente prosciugato, posto nell'Africa meridionale verso il margine nord del Kalahari, 20° 30′ lat. S. e 23° long. E. Verso di esso convergono, senza raggiungerlo, le acque della vasta regione posta a N. dell'Orange (Kalahari) e quelle del Cubango, che drena l'altipiano del Benguella, e col nome di uno dei suoi tributarî l'Okavango, va a perdersi nelle paludi salate dette Makari kari le quali un tempo dovettero formare con lo Ngami e con altre paludi circostanti un unico grande lago di oltre 150.000 kmq. di area. Anche il Chobe, ora affluente dello Zambesi, e forse lo Zambesi stesso, erano un tempo tributarî di questo lago, il cui prosciugamento avviene con grande rapidità: nel 1849, infatti, Livingstone trovò il lago assai esteso, sebbene poco profondo, mentre già nel 1896 S. Passarge lo descrive come una vasta distesa di pantani, occupati da erbe palustri e da canneti. Nel sottosuolo è una falda di acqua salmastra.