NEW ORLEANS (A. T., 145-146)
ORLEANS La più popolosa e importante città della Luisiana (Stati Uniti), situata a 29° 51′ 45″ di lat. N. e a 90° 4′ di long. O., nella parte sud-orientale dello stato, su entrambe le sponde del Mississippi, a circa 177 km. dal Golfo del Messico. La città vera e propria si estende nella porzione di terra compresa tra il fiume e il lago Pontchartrain, uniti fra loro per mezzo di un canale; sulla destra del Mississippi include anche l'abitato di Algiers e inoltre Westwego (3987 ab. nel 1930) e Gretna (9584 ab.). New Orleans è protetta dalle acque del Mississippi mediante potenti arginature, che l'hanno salvata dalla gravissima inondazione del 1927. Ha clima tropicale con una temperatura media annua di 20°,6, con inverni tiepidi (gennaio 12°,2) ed estati assai calde (luglio 28°,3): gli scarti di temperatura si presentano molto sensibili, andandosi da un minimo assoluto di −14° a un massimo di 39°. Le piogge sono abbondanti (1436 mm.), distribuite in ogni mese dell'anno, ma prevalenti nei mesi estivi. Durante i mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre, e a più rari intervalli in giugno e novembre, la città è battuta da tempeste cicloniche, chiamate localmente hurricanes. La città, fondata nel 1718 (v. Storia), è andata aumentando rapidamente di popolazione, salendo da 3191 abitanti nel 1769 a 17.242 nel 1810, a 116.375 nel 1850, a 216.090 nel 1880, a 287.104 nel 1900, a 339.075 nel 1910, a 387.219 nel 1920, a 458.762 nel 1930, per cui in quell'anno risultava essere la 16ª città dell'Unione come numero di abitanti (nel 1850 figurava invece al settimo posto).
Nel 1930 la composizione etnica era la seguente: Bianchi nati da genitori indigeni, 52,8%; Bianchi nati da genitori stranieri, 14,3%; Bianchi nati all'estero, 4,3%. Numeroso l'elemento di colore, pari al 28,6% dell'intera popolazione. I Bianchi nati all'estero risultavano 19.681, in prevalenza Italiani (6821), Tedeschi (2159), Francesi (1838), ecc.
Il piano topografico della città si è dovuto adattare alle particolari esigenze del territorio: allungata sulla sponda sinistra del Mississippi, che forma qui un gigantesco S, la città è divisa in due sezioni dalla Canal Street, larga ben 60 m., di cui la meridionale è conosciuta come il quartiere francese del Vieux-Carré e quella a nord come il quartiere americano. Il primo conserva ancora le caratteristiche edilizie e ambientali del periodo coloniale francese e spagnolo, con strade strette: quivi vivono ancora le antiche famiglie creole, discendenti dai primi colonizzatori europei. Il crescente sviluppo del grande centro ha portato di conseguenza al progressivo estendersi della città fin sulle rive del lago Pontchartrain, attualmente attraversato nella sua porzione orientale da un grandioso ponte, lungo km. 8. Magnifici parchi, ricchissimi di piante tropicali, rendono suggestivo l'ambiente: i più vasti e importanti sono il City Park e l'Audubon Park; quest'ultimo si affaccia al Mississippi ed è notevole per le sue rarità botaniche.
Sorta quasi allo sbocco di una delle più grandi vie fluviali del mondo, con un retroterra ricco di colture tropicali, New Orleans è divenuta ben presto un grande centro industriale e commerciale. Il censimento del 1930 dava occupate nelle varie attività industriali e commerciali ben 204.388 persone, di cui 62.700 nel commercio, trasporti e comunicazioni, 54.097 nell'artigianato, media e grande industria. Quest'ultima nel 1910 occupava 19.435 operai, che salgono a 29.641 nel 1909, per ridursi a 22.592 nel 1929.
Accanto alle industrie siderurgiche e meccaniche, del vestiario, della stamperia, ai cantieri navali, trovano pure sede in New Orleans numerose industrie di trasformazione dei prodotti importati, quali il mobilificio, le segherie, le raffinerie di zucchero, la lavorazione del caffè, del tabacco, delle spezie, la spremitura dei semi di cotone, ecc.
Ma la città deve il suo prosperare all'esistenza del porto, uno dei più importanti e attivi dell'Unione. Questo si estende per circa 24 km. lungo il Mississippi da Southport e Westwego a NO. sino a Port Chalmette, 8 km. sotto Canal Street. Si accede al porto di New Orleans mediante il fiume, parzialmente canalizzato, che sbocca nel Golfo del Messico con numerosi rami, i quali incominciano a divergere nella località chiamata Head of the Passes, distante dalla città 152 km.: le bocche più importanti per la navigazione sono Southwest South Pass e Pass à Loutre. Aumenta la capacità di traffico un canale artificiale (l'Inner Harbor Navigation Canal), lungo circa 9 km., che porta dal Mississippi al lago Pontchartrain. Il porto è dotato complessivamente di 89 tra moli, banchine e bacini e non è ancora oggi attraversato da alcun ponte, salvo il canale interno.
Il commercio complessivo delle merci è stato nel periodo 1921-1930 di 12,8 milioni di tonnellate metriche all'anno: il traffico con l'estero rappresenta il 65,1% del traffico complessivo, mentre il rimanente 34,9% è offerto dal traffico di cabotaggio e interno. L'anno di maggiore movimento fu il 1928 con quasi 15 milioni di tonnellate di merce imbarcata e sbarcata. Al commercio internazionale le importazioni e le esportazioni si equivalgono con il 33% e il 32,1% del movimento totale.
Le principali importazioni dall'estero riguardano: il petrolio (39,3% sul totale delle importazioni del commercio estero), proveniente soprattutto dalle Piccole Antille e dal Messico; lo zucchero, principalmente da Cuba; le molasse, pure da Cuba; le banane, quasi interamente dalle repubbliche dell'America Centrale; il caffe, dal Brasile; la bauxite, i fertilizzanti, ecc. I principali prodotti esportati all'estero sono: il petrolio e suoi derivati (35,7% del traffico complessivo di esportazione per l'estero), diretti in un gran numero di paesi, ma soprattutto in Europa; i cereali (17,8%) diretti in assoluta prevalenza in Europa, come pure le farine; il legname, inviato soprattutto in Inghilterra e negli stati ddl'Europa centrale e poi nelle Indie occidentali, nell'America Centrale e Meridionale; il cotone, spedito verso i grandi paesi industriali cotonieri dell'Europa; il riso, il tabacco, ecc. Il porto, che rappresenta tra l'altro il naturale sbocco di un'immensa regione interna percorsa da grandi vie d'acqua navigabili, quali il Mississippi e i suoi tributarî, è servito da 47 linee regolari di navigazione, che lo uniscono con gli altri porti degli Stati Uniti, con il Messico, le Antille, l'America Centrale e Meridionale, la Gran Bretagna, l'Europa continentale, l'Africa e l'Australia. A queste si devono aggiungere le linee di navigazione interna sui fiumi, quali le "Federal Barge Lines", di proprietà del governo degli Stati Uniti ed esercitò a suo nome dalla Inland Waterways Corporation, e l'"American Barge Line", impresa privata, che esercita il traffico tra New Orleans e le città poste sui fiumi Mississippi e Ohio sino a Pittsburg.
La città è grande centro ferroviario e notevole centro aviatorio con l'aeroporto di Menefee, a 8 km. a oriente della città e con linee regolari per Atlanta, via Mobile e Montgomery; per Houston, via Baton Rouge e Beaumont e per St Louis, via Jackson e Memphis, esercite dalla società American Airways. La New Orleans Air Lines esercisce il tronco aereo tro la città e Pilottown, all'estremità del delta del Mississippi.
La città è anche un notevole centro di studî, essendo sede di alcuni istituti superiori per Negri, tra cui la New Orleans University, fondata nel 1873, e della Tulane University of Louisiana, aperta nel 1834. Ivi ha sede anche il Southern Forest Experiment Station U. S. Forest Service (1921). Numerose sono le biblioteche (Howard Memorial Library; Louisiana State Library; New Orleans Public Library; Tulane University Library, ecc.), i musei (Louisiana State Museum; Museums of the Tulane University, ecc.) e le società letterarie e scientifiche.
Monumenti. - Non si potrebbe definire il carattere della città meglio che con la qualifica di creolo, poiché lo sviluppo architettonico di New Orleans anteriormente al 1800 e la maggior parte degli edifici principali sorti dopo tale data, trassero origine da architetti di sangue francese o spagnolo, che però si adattdrono alle condizioni locali. Solo in opere posteriori si è cercato coscientemente di copiare l'architettura europea. Gli edifici più antichi oggi rimangono soprattutto nel Vieux Carré, l'antico Garden District e intorno alle acque di Bayou St John; Jackson Square, l'antica Piazza d'armi, è il centro dei vecchi edifici pubblici. Ia cattedrale di S. Luigi, in stile ispano-creolo, fu eretta nel 1792 sul luogo della prima chiesa sorta nella Luisiana e fu modificata nel 1850. L'antico monastero delle orsoline, che risale al 1730 ed è attualmente residenza dell'arcivescovo, ospita il Museo coloniale. Il Cabildo, sul Jackson Square, fu il municipio spagnolo, oggi, come la facciata della cattedrale, trasfigurato da aggiunte e restauri.
Caratteristica notevole della città sono le belle grate e balaustrate di ferro di molte vecchie case. Un bell'esempio di casa come la Grim House, richiama nella pianta la disposizione generale dei palazzi del Rinascimento italiano. Il municipio di New Orleans in stile ionico è il migliore esempio dell'opera del Gallier seniore e rimane tuttora essenzialmente inalterato. La zecca, col suo classico portico di pietra, fu eretta da William Strickland, e la pittoresca chiesa di S. Agostino dal De Pouilly. Altri edifici interessanti sono il Coliseum Place e la cappella mortuaria nella Rampart Street, ora Nostra Signora di Guadalupa, cominciata nel 1826. Opere d'arte e oggetti d'interesse storico contengono il museo Delgado e il museo statale della Luisiana, allogato nel Cabildo. La Tulane University consta di parecchi begli edifici e possiede una collezione d'arte, donata dalla signora Eustace Surget, di Bordeaux.
Storia. - New Orleans fu fondata da Jean-Baptiste Lemoyne de Bienville, che nel 1718 aveva scelto il sito per la capitale della Luisiana ed ebbe il nome di Nouvelle Orléans in onore del reggente di Francia, il duca d'Orléans. La popolazione della città, sebbene al principio fosse formata di avventurieri di ogni specie, si mostrò al tempo della cessione alla Spagna (1765) fedelissima alla Francia, forse anche per reazione alle severe ordinanze di Antonio de Ulloa, che presto distrussero tutto il commercio della città, sicché l'Ulloa si dovette ritirare a Balisle. A New Orleans ebbe luogo l'assemblea che proclamò la repubblica nel 1768, "esempio", disse lo Choiseul, "fecondo per i coloni inglesi". Con la fine del secolo la città divenne per la sua posizione sul fiume e per il movimento di sviluppo verso ovest un centro internazionale di commercio. Nel gennaio del 1815, quando la pace di Gand era già stata firmata, gl'Inglesi sotto sir E. M. Pakenham attaccarono New Orleans, ma furono respinti da Andrew Jackson, la cui fama data da questo successo. La città crebbe rigogliosamente sino alla guerra civile, anche se nel 1849 Baton Rouge la sostitui come capitale dello stato. Nell'estate 1853 infierì a New Orleans un'epidemia di febbre gialla che, per il grande numero di vittime che mieté, ebbe non poca importanza per l'ulteriore sviluppo della città. Alla fine dell'aprile del 1862 D. V. Farragut, comandante di una flotta nordista, con l'aiuto di D. D. Porter prese la città dopo un furioso assedio, che era durato molti giorni con grande scapito dei secessionisti. Dal 1864 al 1882 New Orleans fu nuovamente capitale, e qui ebbero luogo vivaci disordini nel 1866 e 1874. Nel 1891 undici Italiani furono linciati a New Orleans, accusati di aver assassinato il capo della polizia, e il governo italiano dovette richiamare il suo ambasciatore da Washington prima di ottenere un'adeguata soddisfazione.
Bibl.: J. S. Kendall, New Orleans, the South's Metropolis, the Nation's Gateway, in The American Review of Reviews, dicembre 1926; B. Dietrich, New Orleans und das Mississippidelta, in Mitt. geog. Ges., Amburgo 1930; W. F. Mc Donald, Weather Conditions affecting the Port of New Orleans, in Monthly weather Review, giugno 1931; War Department, The Port of New Orleans, Port Series, n. 5, Washington 1932.
Per i monumenti, V.: G. King, Historic towns of the southern states, New York 1900; W. C. Crawford, Romantic days in the early republic, Boston 1912; Art in our country. American Federation of Arts, Washington 1923; Howard Major, Domestic architecture of the early American Republic, Filadelfia 1926; L. Saxon, Fabulous New Orleans, New York 1928; Nat. C. Curtis, New Orleans, Filadelfia e Londra 1933.
Oltre alle opere citate alla voce luisiana, v. soprattutto: C. E. A. Gayarré, History of Louisiana, New Orleans 1885. Vedi anche: G. W. Cable e G. E. Waring, History and present condition of New Orleans, in 10th Census of the U. S. (1880), Social statistics of cities, Washington 1881; tutti gli scritti del Cable, romanzi e articoli, importanti per lo studio di New Orleans; Historical sketchbook and guide to New Orleans, New York 1885; W. W. Howe, Municipal history of New Orleans, in J. Hopkins University Studies, s. 7ª, n. 4, Baltimora 1889; J. S. Kendall, History of New Orleans, New York 1922; Manual of the city of New Orleans (periodico); G. E. King, New Orleans, New York 1895; E. C. Richey e E. P. Kean, New Orleans Book, New Orleans 1915; H. Rightor, Standard History of New Orleans, Chicago 1900; B. M. Norman, New Orleans, 1815. Per l'epidemia di febbre gialla: W. L. Robinson, Diary of a Samaritan, New York 1860; Sanitary Commission of New Orleans, Report, New Orleans 1854; J. F. Rhodes, History of the United States, from the compromise of 1850 to the Mckinley-Bryan campaign of 1896, New York 1893-96, II, p. 413 e bibl.