NEUTRONE (XXIV, p. 704)
Secondo determinazioni sulla base dello studio dell'effetto fotoneutronico, il valore più attendibile per la massa del neutrone è (in unità di masse nucleari) m = 1,008985 ± 0.000077.
L'effetto fotoneutronico (Chadwich e Goldhaber, 1934) costituisce inoltre un nuovo metodo per la produzione di neutroni: esso deve il suo nome alla analogia che presenta con l'effetto fotoelettrico. Sostanzialmente esso infatti consiste nella estrazione da un nucleo leggero (le prime esperienze furono condotte sul deuterio) di un neutrone secondo un processo nel quale una certa quantità di energia elettromagnetica (quanti γ) viene ceduta al neutrone stesso, e tale da eguagliare almeno il difetto di massa che questa particella presenta all'interno del nucleo (v. in questa App.). Inoltre, da esperienze di diffusione di neutroni mediante orto- e paraidrogeno (1938) si è trovato per lo spin del neutrone il valore di 1/2 in unità h/2π i, mentre per il suo momento magnetico le più recenti misure forniscono il valore di -1,9103 ± 0,00012 magnetoni; nucleari (Arnold e Roberts, 1946). Il ruolo giocato da questa particella nelle reazioni nucleari ha inoltre assunto una straordinaria importanza in questi ultimi anni; essa è infatti l'unico agente che, in opportune condizioni, possa essere impiegato come proiettile per dar luogo a quei fenomeni di disintegrazione nucleare di alcuni elementi pesanti generalmente noti sotto il nome di scissione. (v. bomba atomica; nucleo; radioattività, in questa App.).