neutralita di genere
neutralità di genere loc. s.le f. inv. Concezione che ritiene di non dover distinguere tra ruolo sociale e appartenenza a un genere sessuale.
• come spiega Roberta Marraccino, non c’è da sorprendersi se un contesto lavorativo già impreparato ad affrontare le sfide della neutralità di genere sin dalle prime fasi di inserimento in azienda, si riveli incapace di superare quelle barriere culturali e organizzative che ostacoleranno successivamente la crescita e la valorizzazione professionale delle donne che desiderano raggiungere mete professionali ambiziose. (Marta Serafini, Corriere della sera, 22 aprile 2014, p. 22, Cronache) • La parità totale tra i sessi (mancherebbe ormai poco, ad esempio negli stipendi c’è un gap di appena sette punti) non sembra più l’obiettivo: la nuova frontiera è il superamento dei sessi e la creazione di un nuovo genere umano, neutro. «Time» ha scritto che «questo è un Paese nel mezzo di un inquietante esperimento di neutralità di genere. La Svezia vuole creare una società oltre i sessi come li abbiamo conosciuti, il femminismo qui è diventato una sorta di religione di Stato». (Marzio G. Mian, Giornale, 7 marzo 2015, p. 14, Attualità) • Ci sono marchi che nella pubblicità da anni ricorrono all’ambiguità di genere. Quello che sta facendo ora il marchio Diesel è un salto ulteriore: l’ambiguità è mostrata nell’immagine (la sessualità dei due protagonisti è camuffata e indistinta), ma lo slogan fa totale riferimento al gender, anzi, per essere più precisi, alla «neutralità di genere». (Roberto I. Zanini, Avvenire, 7 ottobre 2015, p. 10).
- Composto dal s. f. inv. neutralità, dalla prep. di e dal s. m. genere, ricalcando l’espressione ingl. gender neutrality.
> gender neutrality.