neurotensina
Peptide attivo nel sistema nervoso isolato inizialmente dall’ipotalamo come fattore stimolante della secrezione salivare. La neurotensina è largamente presente in varie aree cerebrali e in nervi periferici, soprattutto gastrointestinali. In periferia, questo peptide sembra inibire la secrezione di gastrina e la motilità gastrica, e interferire nella regolazione della pressione del sangue provocando ipotensione. A livello di sistema nervoso centrale, essa è localizzata negli stessi neuroni che utilizzano la dopamina come neurotrasmettitore, e sembra essere un importante modulatore della nocicezione, della temperatura, del comportamento alimentare e dello stress. È implicata nella modulazione dell’attività dopaminergica sul comportamento. Negli animali da laboratorio, infatti, stimola le attività di esplorazione dell’ambiente mentre inibisce l’attività locomotoria generica indotta dalla dopamina; la neurotesina induce iporessia, agisce come rinforzatore nei processi di apprendimento e influisce negativamente nella prestazione in test di memoria. A livello periferico, influenza le attività metaboliche dipendenti dall’equilibrio tra glucagone e insulina. Si è ipotizzato un ruolo della neurotensina in vari disturbi neuropsichiatrici come, per es., la schizofrenia (la neurotensina sarebbe infatti in grado di inibirne i sintomi come fosse un neurolettico endogeno), il morbo di Parkinson, la corea di Huntington e la sindrome di Down. (*)
→ Neurotrasmissione e neurotrasmettitori