neurosecrezione
Funzione endocrina del sistema nervoso. Molti neuroni elaborano sostanze che vengono liberate alla terminazione dell’assone, ma dato che questo è situato in stretto contatto con la lamina basale di capillari sanguigni, il risultato è l’immissione della sostanza liberata nel torrente circolatorio anziché la sua interazione con una cellula postsinaptica (come avviene nella neurotrasmissione). Una volta entrate in circolo, le sostanze prodotte dai neuroni secretori sono in condizione di esercitare azioni fisiologiche su organi e tessuti situati anche a grande distanza dal punto di secrezione; per questo fatto, e anche per la durata delle loro azioni fisiologiche che è assai più lunga in genere di quella dei neurotrasmettitori, le sostanze secrete dai neuroni nel sangue si qualificano come neurormoni (➔). I sistemi neurosecretori che svolgono funzioni endocrine sono localizzati nel complesso ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) e le loro attività neurosecretrici endocrine possono essere distinte in attività dirette, o di primo grado, e attività regolatrici, o di secondo grado. Le prime sono proprie del sistema magnocellulare dei nuclei sopraottico e paraventricolare dell’ipotalamo e della midollare surrenale: il complesso magnocellulare ipotalamico, stimolando il lobo posteriore dell’ipofisi, immette in circolo gli ormoni vasopressina e ossitocina, che agiscono su molteplici organi bersaglio; la midollare surrenale, costituita di cellule di origine neuroblastica simpatica, riversa in circolo adrenalina e noradrenalina. I sistemi neurosecretori con attività endocrina regolatrice o di secondo grado sono rappresentati dal complesso parvocellulare dell’ipotalamo, che secerne gli ormoni destinati al controllo dell’attività endocrina dell’ipofisi: questi fattori di rilascio ipotalamici vengono immessi nel torrente circolatorio nel plesso capillare primario formato dalle arterie ipofisarie superiore e inferiore.