neuropolitica
(neuro-politica), s. f. Lo studio delle attività cerebrali e del loro influsso sulle scelte di carattere politico.
• [tit.] Così scegliamo chi è il leader / Il fascino, la capacità attrattiva e gli effetti sugli interlocutori / Svelati i misteri della neuropolitica [testo] […] Si chiama neuropolitica ed è la disciplina emergente che analizza i correlati cerebrali degli orientamenti politici. In Italia il gruppo di riferimento è quello di Salvatore Maria Aglioti, alla Sapienza università di Roma. (Anna Meldolesi, Corriere della sera, 15 novembre 2015, p. 28, Cronache) • Secondo un’inchiesta del «New York Times» le tecniche della neuropolitica sono state impiegate in Spagna, Russia, Turchia, Argentina, Brasile, Colombia, Polonia. (Stefano Filippi, Giornale, 27 dicembre 2016, p. 1, Prima pagina) • Il «Guardian» cita in particolare una ricerca fresca di pubblicazione dell’università di Edimburgo che ha individuato 419 account gestiti a quanto pare da «troll russi», dai quali sarebbero partiti circa 3500 messaggi sul tema Brexit (anche se in maggioranza dopo il voto del 23 giugno 2016, precisa la professoressa Laura Cram, docente di neuro-politica nell’ateneo scozzese e coordinatrice dello studio). (Giornale di Brescia, 16 novembre 2017, p. 8, Interno ed Estero).
- Composto dal confisso neuro- aggiunto al s. f. politica.
- Già attestato nella Repubblica del 13 giugno 2003, p. 31 (Claudia Di Giorgio).