neuropatologia
Branca delle neuroscienze che indaga le malattie neurologiche attraverso lo studio della morfologia delle lesioni del tessuto nervoso.
L’analisi macroscopica del cervello è oggi indagata prevalentemente tramite la diagnostica per immagini (neuroimaging), ma già nella seconda metà del 19° secolo il microscopio ottico e le colorazioni cellulari consentirono le scoperte della n. cellulare e della n. tessutale. La prima studia come soffrono, reagiscono e muoiono le cellule del tessuto nervoso, la seconda traccia i paradigmi morfologici delle malattie. Il livello subcellulare è stato indagato, nel corso della seconda metà del 20° secolo, col microscopio elettronico, con la citoistochimica e l’analisi chimica del tessuto, e successivamente con l’immunoistochimica e l’ibridazione in situ. Il progresso delle conoscenze neuropatologiche è stato favorito dall’introduzione di modelli sperimentali animali e cellulari, compresi quelli transgenici e le cellule transfettate. Oggi, seguendo l’evoluzione della neurobiologia, la n. è diventata una disciplina composita e versatile che va oltre la morfologia, integrandosi con la clinica, la neuroradiologia, l’anatomia patologica e l’epidemiologia, e ha allargato il metodo d’indagine ad aspetti e concetti concernenti la morfometria (studio comparativo dei caratteri morfologici), la neurofisiologia, la chimica, la biochimica, la biologia e la genetica molecolare.
L’obiettivo della n. è lo studio della patogenesi delle malattie neurologiche. La maggior parte delle neuropatie determina alterazioni cellulari non specifiche di tipo regressivo o di tipo ipertrofico-iperplastico, che possono essere evidenziate dallo studio microscopico, o alterazioni parenchimali diffuse o focali, che spesso possono essere riconosciute dal semplice esame macroscopico. Nell’SNC le lesioni possono interessare i neuroni, gli astrociti, gli oligodendrociti, l’ependima, la microglia o la componente vasale e meningea. Anche se non è raro il riscontro di una prevalente compromissione di specifiche strutture cellulari (vulnerabilità selettiva), la sofferenza di alcuni elementi si accompagna alla compromissione e a fenomeni reattivi degli altri gruppi cellulari. Numerosi sono i diversi quadri neuropatologici che si possono osservare, in relazione non solo alle diverse alterazioni citopatologiche ma anche all’intensità, alla durata e alla localizzazione della lesione. In particolare, lo studio topografico riveste un’importanza diagnostica cruciale, e ha permesso anche la comprensione della funzione di alcuni gruppi neuronali, attraverso il riscontro di assenza di attività neuronale determinata dalla lesione.