neuromania
(neuro-mania), s. f. Ricorso smodato ai risultati delle ricerche condotte dalle neuroscienze per spiegare e accreditare le dinamiche comportamentali.
• [tit.] Psiche e cervello / Attenti alla neuromania (Sole 24 Ore, 20 settembre 2009, p. 33, Scienza e filosofia) • Personalmente ritengo che si sia tutti un po’ succubi di una certa crescente neuromania e di una genetomania. Va benissimo sondare le radici neurobiologiche e genetiche di un numero sempre crescente di comportamenti, predisposizioni e stati d’animo. Meno bene, però, adottare di conseguenza un atteggiamento scientista e potenzialmente manipolatore. (Massimo Piattelli Palmarini, Corriere della sera, 31 gennaio 2012, p. 29, Cronache) • È in questa tradizione che può essere letta, da un certo punto di vista, l’attuale situazione delle scienze sociali, incalzate dalla pressione di almeno due settori «emergenti». Il primo è quello delle neuroscienze: una pressione così forte dal punto di vista dell’appeal pubblico da essere stata definita «neuro-mania», come recitava il titolo di un saggio di Paolo Legrenzi e Carlo Umiltà. Sempre più spesso, fenomeni e comportamenti tradizionalmente oggetto di studio da parte di psicologia, sociologia o economia (scelte di consumo, preferenze politiche, innamoramento) sono spiegati sulla base dell’attività di particolari aree del cervello. (Massimiano Bucchi, Repubblica, 8 settembre 2013, p. 42, Cultura).
- Composto mediante la giustapposizione dei confissi neuro- e -mania; titolo del libro Neuro-mania. Il cervello non spiega chi siamo di Carlo Umiltà e Paolo Legrenzi, Bologna 2009.