neuroimaging funzionale
Insieme di metodiche radiologiche che, applicate all’encefalo, sono atte a esplorarne l’aspetto funzionale e danno informazioni complementari a quelle offerte dalle immagini tradizionali. Le tecniche principali sono la tomografia computerizzata a emissione di singoli fotoni (SPECT, Single photon emission computed tomography) e la tomografia a emissione di positroni (PET, Positron emission tomography), che esplorano la perfusione cerebrale e i diversi sistemi neurotrasmettitoriali implicati nella funzione cerebrale stessa mediante l’utilizzo di radiotraccianti. Poiché le aree cerebrali con aumentata attività neuronale richiedono una aumentata perfusione per garantire un corretto apporto ematico di ossigeno e metaboliti, e poiché la distribuzione della radioattività è correlata alla perfusione cerebrale, le immagini di SPECT e PET forniscono informazioni circa il metabolismo cerebrale. Le applicazioni cliniche della SPECT e PET perfusionale sono riconducibili allo studio di varie patologie neurologiche quali: demenze, epilessia, patologie cerebrovascolari, traumi, tumori cerebrali e in patologie psichiatriche. La SPECT e la PET recettoriale prevedono l’utilizzo di radiotraccianti in grado di interagire con i recettori di diversi sistemi trasmettitoriali. Attualmente il sistema più studiato nella pratica clinica è il dopaminergico nella sua componente sia pre- sia post-sinaptica, con conseguente grande applicazione anche dal punto di vista diagnostico nelle patologie extrapiramidali quali la malattia di Parkinson. L’applicazione della metodica Dat-scan ha fornito diverse informazioni sulla malattia di Parkinson e attualmente viene utilizzata anche per la sua differenziazione con altri parkinsonismi – sia degenerativi, in cui il danno presinaptico è associato a un danno postsinaptico, sia non degenerativi – e in altre condizioni che possono confondersi con il morbo di Parkinson, quale il tremore essenziale.