neurocentrico
agg. Che ruota attorno agli sviluppi delle conoscenze sul cervello e sul sistema nervoso dell’uomo.
• Negli ultimi anni le nostre conoscenze sulle basi neurobiologiche del pensiero e dell’azione si sono enormemente ampliate. Un ruolo cruciale in questo sviluppo hanno avuto le tecniche di neuroimmagine […] A questa svolta neurocentrica si associa il proliferare del prefisso «neuro» per caratterizzare lo studio basato sul cervello nei settori più disparati: da «neuroeconomia», «neuroetica» e «neuroestetica» fino alla «neuropolitica» e alla «neuroteologia». (Michele Di Francesco, Sole 24 Ore, 20 settembre 2009, p. 33, Scienza e filosofia) • Per porre una domanda semplice e di difficilissima risposta, le attuali teorie sulle basi neurobiologiche dell’azione sono compatibili con le nostre convinzioni più profonde circa la nostra natura di agenti liberi e responsabili? Con le nostre prassi educative, giuridiche, etiche? Con i nostri atteggiamenti emotivi e valutativi rispetto al bene, al male, al merito, alla colpa? Per rispondere serve un’antropologia filosofica nuova? E questa nuova antropologia dovrà essere neurocentrica o ispirarsi a forme di pluralismo esplicativo, nelle quali le neuroscienze si affiancano alla psicologia, alle scienze sociali e alla filosofia? (Michele Di Francesco, Avvenire, 16 maggio 2017, p. 23, Agorà Cultura).
- Composto mediante la giustapposizione dei confissi neuro- e -centrico.