netloving
s. m. inv. L’amore attraverso la rete telematica.
• Così arriva anche la proposta di [Jacques] Attali, che nei suoi «Amori» decreta, in sintonia con l’evoluzione antropologica della specie, la fine della monogamia in nome di un poliamore che dovrebbe manifestarsi prevalentemente attraverso la pratica del netloving. Una ricetta utile per quei narcisisti impenitenti, uomini e donne, che ignorano una sia pur elementare grammatica della relazione amorosa. (Marco Vozza, Stampa, 27 dicembre 2008, Tuttolibri, p. 9) • Come sarà l’amore del futuro? «Netloving». È la risposta di Jacques Attali, economista, romanziere, giornalista, promotore del microcredito, consigliere di [François] Mitterrand e presidente, per [Nicolas] Sarkozy, dell’ormai famosa commissione che porta il suo nome. (Lauretta Colonnelli, Corriere della sera, 18 febbraio 2009, Cronaca di Roma, p. 9) • «Nella libertà moderna si rivendica il diritto di non scegliere. Meglio: di scegliere un congiunto nell’istante, senza che ciò pregiudichi la scelta di un altro poco dopo. Quest’attitudine si farà sempre più accentuata, e la trasparenza porterà all’affermazione del diritto ad avere molti amori, omosessuali o eterosessuali, ma più spesso dettati dalla bisessualità, inclinazione che sta velocemente aumentando (o affiorando alla luce). In analogia col networking, ci sarà il netloving: un circuito amoroso nel quale si potranno avere relazioni simultanee e trasparenti con più individui, che a loro volta avranno molti partner» (Jacques Attali intervistato da Leonetta Bentivoglio, Repubblica, 19 agosto 2014, p. 33, R2 Cultura).
- Espressione inglese composta dal s. net ‘rete, Internet’ e dall’agg. loving ‘che ama’.
- Già attestato nella Repubblica del 18 febbraio 2008, Affari & Finanza, p. 35 (Alberta Marzotto).