RICORRENTE, NERVO
. Il nervo ricorrente, o nervo laringeo inferiore, è uno dei tronchi nervosi che si staccano dal vago o pneumogastrico (X paio dei nervi cranici) nella regione cervicale. Gli altri tronchi che il vago fornisce al suo passaggio in questa regione sono il nervo faringeo, i rami cardiaci cervicali, il nervo laringeo superiore. Le fibre nervose del ricorrente provengono però dal nervo spinale (XI paio), il cui ramo interno, appena uscito dal forame giugulare, si accolla al vago, in corrispondenza del ganglio nodoso. Il nervo ricorrente di destra si stacca dal vago quando questo si trova accollato alla faccia anteriore dell'arteria succlavia circonda dal basso questa arteria e ritorna in alto (donde il nome), dirigendosi alla parete posteriore della laringe. Il ricorrente di sinistra invece, abbandona il tronco del vago quando questo passa dinnanzi all'arco dell'aorta; circonda questa in basso, passa sulla faccia posteriore e risale anch'esso in alto.
I rami terminali del ricorrente si distribuiscono ai muscoli intrinseci della laringe, tranne che al muscolo cricotiroideo, che è innervato dal nervo laringeo superiore. L'azione di questi muscoli è quella di tendere, dilatare e costringere la rima glottidea, agendo sulla posizione delle corde vocali: si tratta perciò di una funzione estremamente importante per ciò che riguarda la fonazione. È facile quindi comprendere quali siano i gravi inconvenienti che possono essere prodotti da una paralisi del nervo ricorrente. Le lesioni unilaterali di questo nervo, causando la paralisi dei suddetti muscoli da un solo lato, provocano l'elevazione del tono della voce, per l'eccessiva tensione della corda vocale sana in confronto di quella malata e la bitonalità della voce stessa, che è anche alquanto russante. L'esame laringoscopico mostra la caratteristica posizione cadaverica della corda vocale. Le lesioni bilaterali determinano afonia completa, impossibilità di qualunque movimento di apertura e chiusura della glottide, respirazione stertorosa, dispnea. Quest'ultima è particolarmente grave nei bambini perché in essi le corde vocali si possono avvicinare in misura tale da impedire, durante gli atti inspiratorî, l'ingresso dell'aria nella trachea.
La paralisi del ricorrente può essere dovuta sia a lesione diretta (traumi, compressione), sia a cause tossiche o infettive (tifo, difterite); talvolta essa è conseguenza dell'imbrigliamento del nervo da parte di processi pleuritici. Inoltre si può avere degenerazione delle fibre del nervo stesso, come conseguenza di qualunque processo che leda il nucleo bulbare del nervo spinale (nucleo ambiguo, nella sua parte caudale) che, come s'è detto, fornisce al vago le fibre che sono destinate al nervo ricorrente.
Bibl.: G. Bilancioni, Laringe e sistema nervoso cerebro-spinale, Roma 1919; id., La voce parlata e cantata, normale e patologica, ivi 1923.