NEP
. Abbreviazione dell'espressione Novaja ekonomičeskaja politika (nuova politica economica), la politica cioè iniziata da Lenin nella primavera 1921 dopo il fallimento del cosiddetto comunismo di guerra o della Sep (politica economica socialista), cioè dopo il periodo iniziatosi verso la metà del 1918, non appena il comunismo salito al potere ebbe iniziata la sua opera di socializzazione del paese, nonostante la guerra civile all'interno e la lotta per la difesa dei confini. Gli atti principali che iniziarono la Nep furono il decreto del 17 aprile 1921, che mise fine al regime delle confische illimitate, e quello dell'8 agosto dello stesso anno, che fissò il principio della "denazionalizzazione", la restituzione cioè di cose nazionalizzate ai vecchi proprietarî. La Nep significò un parziale ritorno al capitalismo, soprattutto con la ripresa del principio delle imposte e del libero commercio, con la riserva tuttavia che dovesse trattarsi di un periodo transitorio. L'applicazione della Nep, voluta da Lenin, fu causa di discordie all'interno del partito, e sulla base della valutazione dei suoi limiti si formarono le due opposizioni di destra e di sinistra, le quali, dopo la morte di Lenin, minacciarono gravemente la stabilità del governo sovietico. In particolar modo dell'applicazione della Nep e dei suoi limiti si occuparono la XIV e XV conferenza e la XIV e XV assemblea del partito. La ripresa economica dovuta alla Nep servì di base per il primo piano quinquennale, che alle libertà da quella concesse pose nuovamente fine.
Bibl.: N. Lenin, Opere complete, XVIII, Mosca 1924-25; I. Stalin, Voprosy leninizma (Problemi del leninismo), 6ª ed., Mosca 1929; G.I. Krumin, O Nep'e (Sulla Nep), Mosca 1929; L. M. Pumpianskij, Nep. Opyt charakteristiki sovetskoj ekonomiki (Nep. Saggio sull'economia sovietica), Berlino 1923; M. Dobb, Russian economic development since the Revolution, Londra 1928.